Respinta la mozione di sfiducia al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci

Respinta la mozione di sfiducia al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci

Respinta la mozione di sfiducia al Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, presentata dal Movimento Cinque Stelle.
Prima del voto all’A.R.S., il Governatore della Sicilia ha ricordato i punti salienti dell’attività svolta e i moltissimi traguardi raggiunti, definendo ‘priva di serie motivazioni politiche, strumentale e pretestuosa’ la mozione presentata.
“Se dovessi fare un’analogia, questa mozione di sfiducia mi pare – ha affermato il Presidente Musumeci – il certificato di esistenza in vita del gruppo parlamentare che l’ha voluta, che l’ha espressa”. “E quando si entra in quest’aula – ha
aggiunto – si ha l’impressione di avere davanti reparti della Polizia di Stato in assetto anti-guerriglia, perché il nemico da abbattere è il Presidente della Regione”. Quando si interviene in un’Aula Parlamentare si deve intervenire con passione, – ha sottolineato il Presidente Musumeci – “mai con spirito vendicativo, con una manifestazione di fiele che non appartiene al linguaggio e ai comportamenti cui deve attenersi un Parlamento, che è un luogo sacro, di una sacralità laica, ma è un luogo sacro”. Musumeci ha fatto anche riferimento all’accusa a lui rivolta per aver nominato l’Assessore
Alberto Samonà, definendo il veto “una cosa molto, molto pericolosa sul piano del confronto democratico”. “Io ho il diritto di nominare gli Assessori che ritengo essere legati a me da un vincolo di fiducia e che abbiano competenza” – ha
replicato il Presidente Musumeci – “Non accetto veti da nessuno”. “Ho avuto l’ardire di nominare un Assessore che appartiene alla Lega, partito politico che schernisce e offende il popolo italiano e il cui linguaggio si fonda su paura, odio
e separatismo. – ha affermato Musumeci citando parte delle accuse a lui rivolte dall’opposizione – Deputato Pasqua, – ha aggiunto il Presidente Musumeci rivolgendosi all’esponente del Movimento Cinque Stelle – le chiedo di avere rispetto per l’intelligenza del popolo siciliano. Il Movimento Cinque Stelle questo partito lo ha portato al Governo della Nazione, gli ha affidato il Ministero dell’Agricoltura, la guida delle Forze di Polizia della Nazione, per un anno è stato con la Lega a
dividere banco e sottobanco e non vi eravate accorti che la Lega scherniva e offendeva il popolo italiano? Ve ne siete
accorti negli ultimi giorni?”
“Ogni deputato ha il diritto di esprimere le proprie valutazioni – ha osservato il Presidente Musumeci alla fine del suo
intervento e prima della votazione – ma io ho il dovere di fare un appello alla responsabilità di ciascuno. Se avessimo
impiegato il tempo in un confronto attorno a un tavolo sulle cose che l’opposizione ritiene essenziali e prioritarie,
avremmo reso un servizio alla pubblica opinione e alla comunità siciliana. Quante volte il Presidente della Regione ha
lanciato in quest’aula e fuori da quest’aula un appello all’opposizione per dire – senza bisogno di fare ribaltoni – se ci
sono due, tre, quattro idee da proporre, fatelo, sediamoci intorno a un tavolo e lavoriamo nell’interesse del popolo
siciliano, invece di inseguire la logica del ‘tanto peggio tanto meglio? Ho lavorato secondo coscienza, Onorevoli Deputati,
ho lavorato in questi due anni e mezzo nell’interesse esclusivo del popolo siciliano, commettendo tanti errori,
certamente, ma anche lavorando con tanto entusiasmo assieme alla mia squadra di governo e alla coalizione di
Centrodestra che ringrazio ancora una volta, soltanto perché questa terra potesse tornare alla normalità, senza
rivoluzioni, mai promesse rivoluzioni. Io rivendico – ha concluso Musumeci – il diritto di rendere conto del mio operato e
dell’operato di questo governo alla fine della legislatura, cioè alla fine dei cinque anni, come stabilisce la legge e come
suggerirebbe il buon senso, ma voglio augurarmi che con lo stesso stato d’animo ognuno di voi, Onorevoli colleghi, voti
questa mozione, obbedendo soltanto alla propria coscienza”.
Molte le dichiarazioni di voto a favore del Presidente Musumeci. Di tenore opposto quelle del Pd e del Movimento Cinque
Stelle. “Da adesso in poi il Presidente della Regione dovrà smettere di praticare il suo sport preferito, quello dello
scaricabarile: la mozione di sfiducia ha fatto emergere con chiarezza che Musumeci una maggioranza ce l’ha, e quindi
non può più accusare il parlamento per il suo immobilismo”, ha affermato Giuseppe Lupo, capogruppo del PD all’Ars.
“La Regione? Una nave senza nocchiero che naviga a vista” è stato il giudizio del capogruppo del M5S all’Ars Giorgio
Pasqua.
La votazione si è conclusa con 36 voti contrari e 24 a favore.

F.S.