Raddoppia il numero delle persone che si rivolgono alla Caritas

Esplodono i numeri della carità e della solidarietà. Raddoppiano le richieste di aiuto da parte di chi sta vivendo l’emergenza sanitaria in condizioni di fragilità e di marginalità. E’ quanto evidenzia l’Indagine nazionale condotta da Caritas Italiana dal 9 al 24 aprile, nei giorni cruciali e più difficili della pandemia. Caritas ha potenziato il coordinamento fra i 218 centri diffusi sul territorio in obbedienza a quella cultura della prossimità e della solidarietà che la contraddistingue fin dalla nascita. “Cresce – evidenzia il monitoraggio Caritas – la richiesta di beni di prima necessità: cibo, viveri e pasti a domicilio, empori solidali, mense, vestiario, ma anche la domanda di aiuti economici per il pagamento delle bollette, degli affitti e delle spese per la gestione della casa. Nel contempo, aumenta il bisogno di
ascolto, sostegno psicologico, di compagnia e di orientamento per le pratiche burocratiche legate alle misure di sostegno e di lavoro”. L’indagine è stata condotta attraverso un questionario strutturato, rivolto ai direttori e ai responsabili di 101 Centri Caritas (il 46% del totale).

La Caritas, fondata nel 1971 per volere di Paolo VI, è l’organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana per la per la promozione della carità e della solidarietà. In questa fase di emergenza, il suo contributo è stato, ed è,
determinante. Operatori e volontari hanno affrontato la crisi con spirito di generosità e di abnegazione. 42 di loro sono risultati positivi al Covid19 in 22 Caritas diocesane e in 9 Caritas si sono registrati 10 decessi. Caritas ha lanciato in
questi mesi anche la campagna “Emergenza coronavirus: la concretezza della carità”, che ha raccolto sinora più di 1,9 milioni di euro da parte di 3.760 offerenti. A questo si aggiungono le strutture edilizie messe a disposizione da 48 Diocesi
in tutta Italia, oltre all’ospitalità residenziale ordinaria, per persone in quarantena o dimesse dagli ospedali e per l’accoglienza aggiuntiva dei ‘senza fissa dimora’.
Altro dato da ricordare è quello che conferma l’aumento dei volontari giovani. Gli ‘under 34’ impegnati nelle attività e nei servizi – evidenzia il monitoraggio – sono aumentati nel 59,4% delle Caritas, consentendo così di sostituire gli ‘over 65’
rimasti inattivi a scopo precauzionale.
Un altro aspetto del volto straordinario dell’Italia che non si arrende.

F.S.