L’esigenza di poter utilizzare strumenti informatici e sviluppare competenze digitali – che durante il lockdown si sono rivelate essenziali più che mai per moltissime famiglie, soprattutto quelle a rischio di esclusione sociale – ha suggerito ai parroci di Paceco di partecipare al concorso “TuttixTutti” promosso dalla Conferenza episcopale italiana per sostenere i progetti di solidarietà delle parrocchie con un’idea che mira a rispondere a questa particolare forma di nuova povertà. Il progetto si chiama “digito anch’io” e vedrà coinvolti gli operatori pastorali a sostegno di studenti e genitori che non usano o usano con poca dimestichezza i dispositivi tecnologici come PC desktop, laptop e tablet per collegarsi a internet e usare il web.
“Le attività del progetto coinvolgeranno principalmente i giovani, ma anche i genitori e gli anziani e si propone un duplice obiettivo: da un lato promuovere l’accoglienza e l’attenzione ai bisogni di tutti e di ciascuno per prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica anche attraverso il doposcuola pomeridiano e facilitare la partecipazione alla Didattica a Distanza degli studenti privi strumenti tecnologici adeguati e dall’altro aumentare la conoscenza del bullismo e del cyber bullismo, spiegano don Enzo Basiricò e don Emmanuel Mancuso – Siamo al lavoro per organizzare spazi e risorse. Il premio vinto ci servirà come base di partenza per la realizzazione della nostra idea che partirà in autunno con l’avvio dei laboratori”.
Il contributo che arriverà dalla premiazione del concorso (tremila euro) verrà utilizzato per l’acquisto di laptop, pc desktop, stampanti arredo specifico insieme ai fondi che la comunità raccoglierà autonomamente.
La Parrocchia “Regina Pacis” appartiene alla Diocesi di Trapani e comprende pastoralmente il territorio del paese di Paceco di circa 10.700 abitanti. Nella parrocchia sono presenti diversi gruppi, movimenti ed associazioni ecclesiali ed è stata dotata dieci anni fa di una nuova grande chiesa (600 posti), di due palazzine adibite ad attività pastorale (16 stanze), soprattutto per la catechesi dei fanciulli, e di un grande auditorium (250 posti). La Caritas parrocchiale segue abitualmente più di 100 famiglie, che in questo periodo di pandemia sono arrivate fino a 278. La maggior parte delle famiglie assistite hanno dei bambini che frequentano la scuola primaria e secondaria di primo grado presente nel paese.
“Prima della pandemia gli operatori della Caritas parrocchiale seguivano dai 10 ai 15 ragazzi, aiutandoli nel doposcuola e proponendo loro attività estive – continuano don Basiricò e don Mancuso – La necessità della didattica a distanza ha fatto emergere alcune nuove problematiche: l’analfabetizzazione digitale dei genitori e dei ragazzi, la mancanza di dispositivi elettronici per tutti i figli o di una connessione ad internet, la difficoltà di seguire le lezioni scolastiche in ambienti angusti, poco silenziose e poco adatte a creare un clima di concentrazione per i ragazzi dove spesso vengono lasciati a casa da soli o in compagnia dei nonni.
Già nelle scorse edizioni progetti delle parrocchie trapanesi erano state premiati dalla giuria del concorso nazionale : nel 2018 si era classificata quinta la parrocchia “Cristo Re” a Valderice con il progetto “giochi senza sbarre …e non solo”. Nel 2019 si era classificata settima la parrocchia “Sant’Alberto” a Trapani con il progetto “pane quotidiano”.
Lilly Genco