Se proprio si vuol paragonare la fiaba dei lavoratori forestali siciliani agli eventi natalizi, certamente di può parificare l’appuntamento annuale al fattore stipendio. Un abboccamento natalizio che vede gli operai protagonisti nel “quando arriva lo stipendio” e, non avendo notizie, tutti cercano di capire le intenzioni del governo regionale, impartendo tempi e modi sui mesi arretrati da elargire. Espone la problematica Antonio David, operaio Forestale e responsabile del sito di ForestaliNews. – “Ogni anno la stessa lagna e la stessa cantilena. Oggi, domani, settimana entrante, Unicredit e poi le altre banche… Un ritornello che si pregusta per l’ennesimo anno con l’aggiunta del fattore variazione di bilancio, sempre all’ordine del giorno, soprattutto quando si parla di pagare gli stipendi agli operai. Mah,… verrebbe da dire ma, purtroppo prendiamo nota che anche questo si concluderà alla vigilia di Natale o giù di lì, con la possibilità di poter percepire una parte di stipendio, cioè un acconto.”
La questione del bilancio sui forestali è una situazione che inizialmente non si può prevedere, seppur agli inizi della stagione lavorativa si stanziano in parte i fondi per iniziare i lavori ma, molto spesso questi non bastano e si cerca di racimolare e raschiare il barile con una variazione di bilancio sempre in zona Cesarini per usare un termine calcistico. Lavoratori che oggi, attendono i mesi di Ottobre, Novembre e lo stesso Dicembre che sarà come sempre percepito non prima del mese di marzo, con la nuova stesura di previsione bilancio. – “Ora se aggiungiamo che la cassa regionale chiude in periodo natalizio, si spera che tutto si risolva entro tale periodo – continua Antonio David – altrimenti addio sogni di gloria e addio pace e serenità natalizia. Come si può andare avanti di questo passo, qui c’è gente che ha anticipato spese per andare a lavorare in questi tre mesi, e seppur si conoscono le modalità perpetue non si possono sempre avallare le negligenze e la mal politica regionale. Se nessuno di noi non ha un minimo di vantaggio economico per affrontare le spese, non possiamo nemmeno recarci in cantiere per lavorare e questo non esiste in nessuna costituzione e nessun governo ove regni la giusta vivibilità”.