Emozionante il discorso del Presidente Sergio Mattarella a Codogno, dove si è svolta quest’anno la cerimonia della Festa della Repubblica. Sin dall’esordio: con il grazie ai cittadini dei Comuni più feriti dal coronavirus, per il senso di responsabilità dimostrato. “In questi luoghi si ritrova oggi la Repubblica” – ha
dichiarato Mattarella, ricordando le vittime ed esprimendo parole di solidarietà e vicinanza ai loro familiari, ma anche di auguri a chi ancora sta lottando per la guarigione.
Poi i ringraziamenti e la riconoscenza per il lavoro svolto con abnegazione da medici, infermieri, operatori sanitari, farmacisti. E un grazie al mondo della scienza e della ricerca. Senza dimenticare quello del volontariato: “Siamo stati testimoni di migliaia di gesti solidali, coraggiosi, di testimonianze di altruismo, di
abnegazione e spesso di felice inventiva nell’aiuto a chi ne aveva bisogno. – ha affermato il Presidente Mattarella – Si è manifestato un patrimonio morale presente nel nostro Paese, spesso sommerso, che va
esaltato, che va posto a frutto. E’ il sommerso del bene. Che va fatto affiorare, va fatto prevalere, affinché caratterizzi in modo positivo la ricostruzione che attende la nostra società”.
“In Italia, per primi in Europa e in tutto il mondo occidentale, – ha ricordato Mattarella – siamo stati investiti da un fenomeno di inimmaginabile velocità di diffusione, sconosciuto anche alla scienza, nei suoi caratteri,
nelle sue modalità di trasmissione, nei suoi effetti sull’organismo. Chi si è trovato ad affrontarlo – nei diversi ruoli – ha dovuto procedere spesso per tentativi di fronte all’imprevedibilità del comportamento dell’epidemia,
non esistendo né farmaci specifici, né consolidate valutazioni scientifiche, né indicazioni di esperienza, che consentissero previsioni adeguate, né strutture proporzionate alla dimensione del contagio”.
Il Presidente Mattarella ha salutato e ringraziato il Presidente della Regione Attilio Fontana e tutti gli amministratori che hanno fronteggiato il vortice dell’emergenza e oggi si stanno adoperando per la ripresa delle attività dei loro cittadini. “Questo è tempo di un impegno che non lascia spazio a polemiche e
distinzioni. Tutti siamo chiamati a lavorare per il nostro Paese, facendo appieno il nostro dovere, ognuno per la sua parte. – ha affermato Mattarella – Qui nella casa comunale di Codogno, in questa visita breve ma davvero sentita e intensa, accanto a questo splendido albero che so che ha un significato emblematico
particolare per la sua città, Signor Sindaco, qui a Codogno, oggi – come poche ore fa a Roma all’Altare della Patria – è presente l’Italia della solidarietà, della civiltà, del coraggio. In una continuità ideale in cui celebriamo quel che tiene unito il nostro Paese: la sua forza morale”.
“Da qui vogliamo ripartire. – ha concluso il Presidente della Repubblica – Con la più grande speranza per il futuro. Grazie al Presidente, ai Sindaci, al nostro Governo, alla nostra società, al nostro Paese. E, in questo
momento in cui progettiamo la ripartenza, grazie ai nostri concittadini per l’esempio che hanno dato a tutta l’Europa e al mondo”.
F.S.