Era il 1972 quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamò l’istituzione della Giornata Mondiale dell’ambiente, celebrata poi per la prima volta nel 1974 con lo slogan ‘Una sola Terra’. Claim intramontabile e, passato
mezzo secolo, di anno in anno più utile. L’ambiente ha bisogno di tutela e la tutela ha bisogno dei cittadini, della loro partecipazione, del loro quotidiano controllo. ‘Il Vomere’ segue da sempre e da vicino i temi della salvaguardia ambientale, impegnato ogni giorno in prima linea nella difesa dell’ecosistema. Basti pensare alle battaglie ultradecennali in difesa della Laguna dello Stagnone, condotte dalla sua Direttrice Rosa Rubino, spinta dalla profonda convinzione che
l’informazione e la comunicazione rappresentino le leve più importanti ed efficaci nei processi di cambiamento. “Abbiamo provato vergogna, indignazione. –
scriveva la Direttrice Rosa Rubino il 31 maggio, denunciando il degrado della Laguna – Non si può permettere tutto questo, non si può più tollerare, non si può schiaffeggiare e umiliare la bellezza in questo modo. Che senso ha pulire la
Laguna soltanto nel periodo estivo, magari fra qualche settimana, magari dopo la pubblicazione di questo articolo e lasciarla abbandonata tutto l’anno? La Laguna deve brillare sempre! Continueremo a lottare – aggiungeva la Direttrice
Rosa Rubino – perché questa indecenza non si ripeta e perché questi luoghi possano diventare Patrimonio dell’Umanità.
Battaglie che portiamo avanti da anni senza se e senza ma. Continueremo a difendere proteggere, tutelare questi tesori per lasciarli integri nella loro bellezza alle generazioni che verranno dopo di noi”.
Degli ultimi giorni la documentazione, da parte del Vomere, dello stato di degrado che caratterizza vaste aree costiere.
Di ieri, invece, l’articolo relativo ai lavori di rifacimento in corso a Porta Nuova e alla necessità di salvaguardia dei bellissimi alberi che caratterizzavano l’identità più profonda della Piazza.
“Quest’anno la Giornata mondiale dell’ambiente è dedicata alla biodiversità. In questo senso il nostro Paese è una delle nazioni più ricche del mondo – ha dichiarato oggi il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa – e fra le primissime in Europa, con oltre 60 mila fra specie e sottospecie animali e più di 12 mila entità di flora, grazie anche alla grande varietà di habitat, dal mare alle montagne, che l’Italia offre. Durante la crisi del Covid – ha aggiunto – abbiamo visto la natura
riprendersi i suoi spazi e per la prima volta dopo decenni mari, fiumi, cieli e laghi sono stati limpidi come non lo erano forse da decenni. Ma il Covid ci ha anche costretto a fare i conti con tutta la nostra fragilità. Adesso è il momento
dell’ambizione. La risposta alla crisi è il New Green Deal: non il ritorno a prima ma a una nuova normalità ecosostenibile, ‘green’.Come Ministero dell’ambiente e come Governo abbiamo voluto dare un segnale forte nel DEF, il documento di
programmazione finanziaria, che per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana ha messo l’ambiente al centro dell’azione di ripresa del Paese. Ma la ripresa passa anche per la tutela e la cura del territorio: l’inquinamento e le
bonifiche dei Sin (siti inquinati di interesse nazionale). In due anni in tutto il Paese si sono svolte più di 1.500 conferenze di servizio ma senza arrivare ad alcuna bonifica. Questo non posso più consentirlo. È ora di darei ai cittadini risposte chiare e tempi certi. Nella Giornata dell’ambiente, posso dire che semplificheremo la burocrazia del sistema di bonifica
ma senza arretrare di un passo sul fronte della tutela ambientale”.
A ciascuno di noi il compito di non abbassare la guardia.
F.S.