Un intervento di pulizia e manutenzione in uno dei luoghi di più grande fascino e valore storico in provincia di Trapani: è il sito di Mokarta, vicino Salemi. Nei giorni scorsi ha destato profonda preoccupazione nel mondo scientifico e culturale un incendio che si è sviluppato nell’area archeologica dove dal 1996 sono state effettuate diverse campagne di scavo,dirette da Sebastiano Tusa, che hanno riportato alla luce un villaggio capannicolo risalente all’età del bronzo medio e
finale, tra il XIII e l’XI secolo a.C. Considerato l’ultimo villaggio sicano, il sito è stato oggetto nei giorni scorsi di un importante lavoro di pulitura e scerbatura delle aree verdi (previsto a fini di prevenzione – ha precisato l’Assessore ai
Beni Culturali Alberto Samonà – già prima dell’incendio), ma sono stati anche ripristinati dei camminamenti con l’immissione di nuova terra che permetteranno ai visitatori di fruire al meglio dell’area archeologica. “Purtroppo – ha
sottolineato l’Assessore Samonà – il problema di Mokarta è duplice, vi è il problema della viabilità, perché raggiungere
Mokarta non è facile, le strade che portano all’area archeologica sono di difficile percorribilità specialmente l’ultimo
tratto”.
Una parte della Sicilia preistorica, una porzione di identità che ci racconta l’anima di ciascuno di noi – ha aggiunto
Samonà – “E’ dovere di un Assessore ai Beni culturali essere nei luoghi, rendersi conto della situazione dei luoghi e,
laddove necessario, intervenire e talvolta intervenire con urgenza, perché alcuni dei nostri Beni Culturali hanno bisogno
di più attenzione, di più manutenzione. Il mio compito è anche questo: esserci, segnalare le criticità e risolverle. – ha
sottolineato l’Assessore, assicurando un’attenzione costante al territorio e annunciando la prosecuzione di una serie di
visite e di sopralluoghi anche in altre aree archeologiche – Oggi possiamo dire che a Mokarta il lavoro è stato fatto ed è
stato fatto bene. C’è ancora molto da fare in molte altre aree. Siamo qui per questo”.

F.S.