Il Rinascimento di Mozia. L’assessore Samonà” Questa è la Sicilia della nostra storia, della nostra cultura, delle nostre radici”. Presentati i nuovi lavori. Dal 16 giugno la riapertura al pubblico. Attivati due nuovi siti web e una pagina Instagram

Il Rinascimento di Mozia. L’assessore Samonà” Questa è la Sicilia della nostra storia, della nostra cultura, delle nostre radici”.  Presentati i nuovi lavori. Dal 16 giugno  la riapertura al pubblico. Attivati due nuovi siti web e una pagina Instagram

Mozia di nuovo al centro della storia. L’antica Isola di San Pantaleo posta nel cuore della Laguna dello Stagnone, colonizzata dai Fenici nell’VIII secolo a.C. ma già in precedenza punto nevralgico del Mediterraneo e dei suoi traffici,
torna a occupare il proscenio della cultura.

Un’esplosione di colori e odori, disegnati e avvolti nelle linee e nella luce di un paesaggio intenso, capace di attingere alle sorgenti più pure della storia e del mito. Un’isola da oggi ancora più bella, nei sentieri e nei camminamenti che attraversano le testimonianze del passato, nelle aree attrezzate rese più fruibili per i visitatori, nei locali e negli spazi interni del Museo arricchiti da un nuovo allestimento.


Il 14 giugno, alla presenza dell’Assessore regionale Alberto Samonà e del Sovrintendente per i Beni Culturali e Ambientali della Provincia di Trapani Riccardo Guazzelli si è svolto l’incontro che ha visto Maria Enza Carollo, Direttore e Segretario Generale della “Fondazione G. Whitaker”, insieme a Lidia Tusa, membro della Fondazione, comunicare alla stampa la riapertura al pubblico dell’Isola e del Museo Archeologico.

Maria Enza Carollo Direttore Fondazione Whitaker e Lidia Tusa membro della Fondazione

Una chiusura forzata, quella legata all’emergenza sanitaria, che tuttavia – è stato sottolineato – ha consentito di svolgere rilevanti interventi di messa in sicurezza, nel pieno rispetto

Alberto Samonà neo assessore ai Beni culturali della Regione Siciliana e Riccardo Guazzelli Sovrintendente per i Beni Culturali e Ambientali della Provincia di Trapani


delle norme prescritte. Ma la conferenza stampa è stata anche l’occasione per presentare gli importanti lavori diretti dall’Arch. Carmelo Bennardo ed effettuati con fondi europei, grazie alla Soprintendenza BB.CC.AA. di Trapani.
Fra questi, il nuovo allestimento museale, interventi di restauro dei beni archeologici, cartellonistica, percorsi pedonali, piste ciclabili, rete wi-fi con possibilità di fruire – tramite il sistema multimediale GANIM – di una app con
rappresentazione tridimensionale e

multilingue dei punti e dei reperti di maggior interesse, impianti di sicurezza e di sorveglianza, rilievo aerofotogrammetrico dell’isola con individuazione dei principali siti in 3D e relativa
geolocalizzazione, installazione di ‘cannocchiali intelligenti’ dedicati a visitatori con speciali esigenze fisico-motorie.


Ha partecipato all’incontro anche il Sindaco Alberto Di Girolamo.
“Un’isola nell’isola, archetipo della Sicilia che noi amiamo. – ha affermato l’Assessore regionale alla Cultura Alberto Samonà dopo gli interventi di saluto di Maria Enza Carollo, Direttore e Segretario Generale della “Fondazione G.
Whitaker” e di Lidia Tusa – Mozia è stato luogo di incontro fra diverse culture, simbolo dell’identità siciliana, che è – ha aggiunto Samonà – un’ ‘identità plurale’, molteplice”. Alberto Samonà ha sottolineato l’importanza di tutelare la bellezza
di Mozia: “Abbiamo il dovere di amare, di custodire, di valorizzare e di consegnare a chi verrà dopo di noi questi luoghi, che sono luoghi ‘assoluti’. Noi siamo ospiti: è importante ricordarcelo sempre. – ha aggiunto, ringraziando tutti i membri
e il personale della Fondazione Whitaker. “Questa è la Sicilia più bella, la Sicilia della nostra storia, della nostra cultura, delle nostre radici, che sono presenti e che possono diventare occasione per il futuro. – ha affermato l’Assessore
regionale Alberto Samonà – Spesso si parla della cultura a sproposito. Spesso se ne parla in ambito politico. I popoli senza cultura perdono qualcosa del proprio Dna, perdono la propria anima”.


Samonà ha sottolineato la bellezza di Mozia: tutto questo è Sicilia – ha osservato – “Chi custodisce, chi ama, chi apre questi luoghi – ha aggiunto – avrà ed ha da parte della Regione il massimo del sostegno possibile”. Samonà ha ricordato
l’importanza degli interventi effettuati grazie ai fondi europei: “un corpus di lavori importante per la tutela e la custodia della bellezza, della storia e della cultura della Sicilia. “Essere a Mozia – ha sottolineato Samonà – è per me un piacere
e un onore. Creiamo nuovi stereotipi per questa terra: – ha concluso – gli stereotipi della bellezza, di cui noi tutti noi siamo chiamati ad essere testimoni e custodi”.


“Mozia è il luogo della koinè della cultura mediterranea – ha sottolineato il Sovrintendente per i Beni Culturali e Ambientali della Provincia di Trapani Riccardo Guazzelli – In questa terra è avvenuto l’incontro di vari popoli, che si sono confrontati e si sono anche combattuti, ma alla fine hanno trovato una sintesi. Da questa sintesi – ha aggiunto Guazzelli – è nata la cultura europea, di cui l’Italia è culla”.
Nel corso dell’incontro è stata ricordata a più riprese anche l’importanza della spinta ideale, della passione e del lavoro dell’archeologo Sebastiano Tusa, Assessore regionale ai Beni Culturali prematuramente scomparso, la cui memoria
continua ad ispirare tutti coloro che amano Mozia e l’intera Sicilia.
Un’isola piena di bellezza, di storia e di cultura, quella di Mozia. “Mi auguro che l’Assessore, cui rivolgo i migliori auguri per il suo nuovo incarico, ci aiuti a renderla ancora più bella per il futuro – ha affermato Lidia Tusa. Maria Enza Carollo, Direttore e Segretario Generale della “Fondazione G. Whitaker” ha voluto anche ringraziare tutto il personale che lavora instancabilmente da anni a Mozia, con eccezionale passione e dedizione, al fine di valorizzare e promuovere la
conoscenza del suo straordinario patrimonio culturale e di assicurarne la fruibilità nel più efficace dei modi.
Mozia, che vede al lavoro la Missione archeologica dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma, attiva sull’isola da oltre cinquant’anni e dal 2002 guidata dall’archeologo Lorenzo Nigro, riapre al pubblico da martedì 16 giugno (ore 10:00- 14:00 e 15:00-19:00). Proprio a Mozia, ad agosto dello scorso anno, con la partecipazione del Presidente della Regione Nello Musumeci, era stato presentato il libro di Lorenzo Nigro “Gerico. La rivoluzione della Preistoria”, pubblicato dalla Casa Editrice ‘Il Vomere’ e vincitore del Premio “Silvia Dell’Orso” 2019.
Per descrivere la bellezza e la storia di Mozia ai visitatori, sono stati attivati una pagina Instagram (isoladimozia) e due nuovi siti web, che consentiranno anche la prenotazione dei biglietti (www.isoladimozia.it e www.fondazionewhitaker.it).
F.S.

Foto Vomere