Le imprese siciliane che si trovano all’interno delle zone economiche speciali della Sicilia occidentale e della Sicilia orientale potranno presentare all’Agenzia delle Entrate la comunicazione per la fruizione del credito d’imposta per gli investimenti nelle aree Zes, zone economiche speciali.
L’accesso all’agevolazione fiscale prevista dalla legge di bilancio nazionale è in vigore dal primo aprile ed è stato possibile grazie all’approvazione dei piani strategici preparati dalla Regione Siciliana per le due Zes siciliane e alla loro istituzione da parte del governo nazionale nel giugno dello scorso anno.
In particolare le imprese siciliane che intraprendono una nuova attività economiche nelle Zes potranno usufruire di una riduzione del 50% dell’imposta sul reddito derivante dallo svolgimento di tale attività. Per ottenere le agevolazioni le imprese beneficiarie dovranno mantenere la loro attività e conservare i posti di lavoro creati nell’ambito dell’attività avviata nelle Zes per almeno dieci anni. Il mancato rispetto di tali condizioni comporterà la decadenza dal beneficio e l’obbligo di restituzione dell’agevolazione di cui si è già usufruito.
«Il credito d’imposta per le Zes – spiega l’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana Mimmo Turano – è il primo passo delle neo istituite zone economiche speciali e sono certo che sarà molto apprezzato dalle imprese che investono ed intendono investire nelle Zes siciliane. Il ministro per il Sud Carfagna ha evidenziato recentemente in parlamento che occorre eliminare ostacoli e lentezze e dare nuovo impulso alle Zes: sono assolutamente d’accordo e auspico che si possa collaborare attivamente con il ministro per arrivare presto alla nomina dei commissari, e dare così una governance operativa alle Zes».
Le imprese siciliane che vorranno usufruire del credito d’imposta per gli investimenti nelle Zes dovranno verificare la coerenza dei dati catastali delle proprie attività sul portale euroinfosicilia.it e sul sito dell’agenzia per la coesione territoriale e successivamente inoltrare telematicamente all’Agenzia delle Entrate il modello apposito approvato dall’agenzia.