Oggi 3 Marzo 2021 ricorre il ventesimo anniversario della morte di mio padre, Guglielmo Ingargiola. Aveva 54 anni.
Mimmo, così era chiamato affettuosamente da tutti i suoi colleghi ed amici, era medico e diabetologo. Una persona semplice e sempre semplice è rimasta pur ricoprendo ruoli di responsabilità. Ha frequentato il Liceo Classico e successivamente si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Palermo.
Ricordo il giorno della sua scomparsa come se fosse ieri. Era un sabato mattina ed io ero a scuola. Frequentavo il Liceo Classico, avevo 15 anni. Quando entrò il bidello nella mia classe e mi disse che era venuto mio zio a prendermi, capii subito che era successo qualcosa di grave. Ero molto preoccupato. Appena arrivai a casa ebbi la conferma della mia più grande paura: mio padre, il dott. Guglielmo Ingargiola, non c’era più. E posso dire che è stato il giorno più brutto della mia vita.
Giorni fa ho incontrato una diabetologa che lavora in Ospedale e mi ha detto che, ancora oggi, nella sala da visita che fu di mio padre, ci sono ancora tantissimi disegni di bambini, con dolcissime dediche che lo ringraziano per averli curati. Queste testimonianze sono un segno indelebile che il tempo non potrà scalfire!
Anche i colleghi del Reparto di Diabetologia dell’Ospedale San Biagio hanno voluto onorare la sua memoria dedicandogli una stanza nominata: “Ambulatorio per il Piede Diabetico Sala Dott. Guglielmo Ingargiola”.
Ciao Papà tuo figlio Costantino