Un’opera che, attraverso due volumi, racconta la storia della scoperta, conservazione e valorizzazione della famosa Nave Punica di Marsala, un reperto archeologico di inestimabile valore che ha segnato la storia dell’archeologia subacquea e della città stessa
Marsala ha ospitato il 24 novembre una serata indimenticabile presso le storiche Cantine Pellegrino, dove è stato presentato il libro “La Nave Punica di Marsala” di Giovanni Alagna, edito dalla casa editrice Il Vomere. Un’opera che, attraverso due volumi, racconta la straordinaria storia della scoperta, conservazione e valorizzazione della famosa Nave Punica di Marsala, un reperto archeologico di inestimabile valore che ha segnato la storia dell’archeologia subacquea e della città stessa.
La serata ha visto la partecipazione appassionata di un pubblico attento e coinvolto, desideroso di scoprire i dettagli di una vicenda che ha avuto un impatto significativo sul patrimonio culturale della Sicilia. Tra il pubblico, molti studiosi, archeologi e appassionati di storia hanno seguito con interesse gli interventi dei relatori, apprezzando la ricchezza e la profondità delle testimonianze. Ogni intervento ha contribuito a rendere l’evento ancora più emozionante, offrendo spunti di riflessione sulla salvaguardia del patrimonio e sull’importanza di una collaborazione che ha unito il mondo accademico e l’imprenditoria privata.
Il dibattito è stato moderato da Stefania Bove, archeologa e autrice televisiva, la cui presenza ha aggiunto una marcia in più all’incontro. La sua competenza e la sua capacità di coinvolgere il pubblico hanno reso ogni momento della discussione ancora più ricco di valore, mentre le sue domande e riflessioni hanno saputo stimolare un dialogo profondo e appassionato tra i relatori. La sua partecipazione, insieme a quella degli altri esperti, ha permesso di gettare luce sulla complessità della storia della Nave Punica e sull’importanza del lavoro di conservazione che ha permesso a Marsala di mantenere uno dei suoi tesori più preziosi.
Il libro si inserisce in un contesto più ampio che celebra la continuità culturale tra il passato e il presente della Sicilia, un legame che affonda le radici nell’antica civiltà fenicia. Infatti, i Fenici furono i pionieri della viticoltura nel Mediterraneo, e il rinvenimento della Nave Punica ha riportato alla luce anche reperti che testimoniano l’antica tradizione vinicola della Sicilia. Le Cantine Pellegrino, che ospitano al loro interno un percorso museale e siti archeologici, sono un simbolo di questa continuità culturale.
Qui sono conservati calchi in gesso della Nave Punica, un tributo al mecenatismo di Pietro Alagna, che ha sostenuto le operazioni di recupero e conservazione del relitto.
Il primo volume del libro, “L’Archivio Frost-Alagna di Marsala (1971-2010)”, offre una fedele trascrizione della corrispondenza tra l’archeologa britannica Honor Frost e l’imprenditore marsalese Pietro Alagna. Le lettere, scritte in italiano, francese e inglese, raccontano il lungo e appassionato lavoro che ha portato al recupero dei resti della nave, a partire dalla sua scoperta casuale nel 1971 fino alle complesse operazioni di conservazione. Il secondo volume, “Una vicenda italiana nella corrispondenza tra Honor Frost e Pietro Alagna (1969-2010)”, narra la storia del tentativo di musealizzazione del relitto, un processo che ha visto la determinazione di Alagna e Frost nel superare le difficoltà burocratiche e pratiche, compreso il coinvolgimento delle Cantine Pellegrino nel trattamento dei legni recuperati.
La serata è stata anche un’occasione per riflettere sull’importanza della collaborazione tra istituzioni culturali e imprenditoria privata per la salvaguardia del patrimonio culturale. “Questa iniziativa editoriale testimonia non solo l’aspetto scientifico, ma anche quello umano di una storia che ci riguarda tutti”, ha dichiarato Paola Alagna. E continua l’autore, Giovanni Alagna: “Il volume rappresenta un’inestimabile risorsa per studiosi e appassionati di archeologia, ma anche un simbolo di impegno civile per la tutela e valorizzazione della storia e della cultura siciliana.
Il libro, che è disponibile in libreria e online, non è solo una pubblicazione scientifica ma anche un progetto che mira a sensibilizzare il pubblico sulla necessità di investire nella cultura e nel patrimonio storico, come ha sottolineato Alfredo Rubino, titolare della casa editrice che lo ha editato.
L’evento ha ricevuto il caloroso sostegno di un pubblico entusiasta e consapevole dell’importanza di tale iniziativa. La presenza del Sindaco di Marsala, on. Grilllo, ha sottolineato l’attenzione dell’amministrazione nei confronti di iniziative come questa per valorizzare il patrimonio culturale della città e promuovere la sua storia millenaria.
La qualità degli interventi di Giovanni Alagna, Paola Alagna, Maria Grazia Griffo, Anna Occhipinti e Alfredo Rubino, moderati dalla giornalista Stefania Bove, ha reso la presentazione un momento di crescita culturale che ha consolidato ulteriormente l’importanza storica della Nave Punica per Marsala e per l’archeologia mondiale.
Al termine del dibattito, non si poteva che onorare la memoria di Pietro Alagna con un calice di marsala, che lui tanto amava, tra le botti e le barrique che sono state – insieme alla passione per l’archeologia, la cultura e l’arte – la cornice della sua esistenza.