«La Sicilia intera non dimentica il sacrificio di sette servitori dello Stato vittime della violenza stragista della mafia e ne onora, con gratitudine, la memoria. Il ricordo di quanti sono caduti combattendo cosa nostra è un monito perenne per le istituzioni e per i cittadini a operare a difesa dei valori della legalità che sono presupposto essenziale per l’affermazione della democrazia e di un sano e diffuso sviluppo economico e sociale».
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, in occasione del sessantesimo anniversario della strage di Ciaculli in cui morirono per l’esplosione di un’autobomba collocata dalla mafia Mario Malausa, Silvio Corrao, Calogero Vaccaro, Eugenio Altomare, Mario Fardelli, Pasquale Nuccio, Giorgio Ciacci. Alla cerimonia di commemorazione era presente, in rappresentanza del presidente della Regione, l’assessore Alessandro Aricò con il gonfalone regionale e un picchetto del Corpo forestale.
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