Riceviamo e pubblichiamo
Dopo la sconcertante vicenda dell’aumento del pane, col “lusinghiero” risultato che assegna alla Città il primato in provincia del costo di un bene di prima necessità, adesso il probabile trasferimento della statua del Giovinetto di Mozia desta ulteriori preoccupazioni e risentimenti nei cittadini.
Che un manufatto di quell’età – e di quella perfezione –possa oggettivamente correre il rischio di subire danneggiamenti o lesioni, sia pure accidentali, è un dato di fatto.
Mentre l’altra negatività, i risentimenti, ci riporta al cuore di ogni cittadino perbene: il turismo. Bisogna concordare che proprio il Giovinetto è il fiore all’occhiello del polo turistico. E’ possibile nel nostro territorio una promozione turistica e culturale senza questo simbolo di fierezza? Se si pensa ai due anni di ospitalità nelle sponde dell’Atlantico, quali vantaggi ne ricaverebbe la Città da un eventuale prestito?
Altro che concessioni e mostre collettive, quando nell’isoletta fenicia brilla come una stella di fulgida e incontrastata luce!
Tali motivi inducono questa Organizzazione sindacale a sollecitare le Istituzioni locali affinché siano unite e risolute per impedire qualsiasi spostamento del bene artistico.
Distinti saluti.
Il responsabile CISL ( A. Chirco )