Il capogruppo Udc all’Ars, su padiglione malattie infettive di Marsala giovedì audizione a Palazzo dei Normanni
Palermo – “Le proteste avviate in Consiglio comunale a Marsala sono certamente condivisibili ma occorre comprendere come l’emergenza sanitaria, che è esplosa senza che se ne potessero intuire immediatamente le proporzioni ed anche le drammatiche conseguenze, ha sconvolto e travolto ogni precedente assetto organizzativo e capacità di risposta di qualsivoglia sistema sanitario dell’intero pianeta. Purtroppo il linguaggio apparentemente iperbolico risponde alla sconvolgente fotografia di quanto accaduto a partire dal marzo dello scorso anno, quando ogni giorno incollati davanti alla televisione abbiamo visto sfilare i carri pieni di bare che non potevano neppure trovare sepoltura. Senza voler ripercorrere la storia di questa pandemia da cui, è utile ricordare, non siamo ancora usciti, non c’è dubbio che contrastarne la diffusione continui a rappresentare la priorità anche rispetto a tutte le altre patologie che pure continuano a manifestarsi e richiedono cure e interventi tempestivi. Tale priorità scaturisce da un lato dalla velocità con cui il Covid si diffonde e dalla sua gravità sulla salute, ma anche dalle terribili conseguenze che produce e ha già prodotto all’economia. Da ciò sono scaturite le linee e gli indirizzi di politica sanitaria che dal governo nazionale (da Conte a Draghi) hanno investito le scelte delle regioni in tutta Italia. La conversione dell’ospedale di Marsala come altri in tutto il territorio regionale è una scelta che il governo Musumeci ha indicato in considerazione di parametri e criteri di efficienza delle strutture e di efficacia organizzativa. Senza voler entrare in polemica con chi ha attaccato tale scelta riducendola a fatti strumentalmente legati alle elezioni amministrative ciò che si evince con estrema chiarezza è che agitare le acque e soprattutto intorbidirle da parte di chi ha svolto il ruolo di Assessore regionale alla Salute durante gli anni dello squallido e pernicioso governo Crocetta è davvero grottesco. Che l’on. Gucciardi, assente dal giorno in cui dopo aver sponsorizzato l’amministrazione Di Girolamo l’ha poi abbandonata al suo grigio destino, si ripresenti insieme al collega Fava a Marsala per sostenere la protesta sollevata a Sala delle Lapidi chiedendo populisticamente l’immediata restituzione dell’ospedale alla sua funzione ordinaria, è cosa da palcoscenico e senza voler arrecare offesa ad alcuno da teatranti di terza categoria. Ciò che realmente muove i loro interessi è il fine politico volendo l’on. Fava ricandidarsi alla Presidenza della regione insieme al Pd che ne sosterrebbe l’improbabile elezione. Ricordo a Fava e Gucciardi che i governi nazionali che si sono susseguiti in questi anni dal Conte I ad oggi hanno visto come indiscusso protagonista e senza soluzione di continuità il ministro Speranza che appartiene proprio alla sinistra a cui risalgono gli indirizzi generali che a cascata investono le regioni e i territori. Nei miei interventi sulla sanità trapanese mi sono sempre espressa in modo chiaro, non certo in difesa delle scelte del commissario Asp Zappalà a cui contesto spesso di aver lasciato inalterato il sistema Gucciardi, ma soprattutto pensando a quanto sia indispensabile costruire una risposta sanitaria efficiente ed efficace nella logica di un sistema territoriale, che riguardi Marsala come Castelvetrano, Trapani, Alcamo e Mazara del Vallo, pensato con un solo occhiale da vista che fuori dalle dimensioni campanilistiche permetta di diversificare e qualificare le specialistiche potenziando e migliorando la medicina di base e territoriale. Per ciò che riguarda il famoso padiglione di malattie infettive che è stato presentato alla presenza dell’assessore Razza è auspicabile che si possa realizzare, ma registro nel merito tante incertezze che vanno fugate. Ne sapremo di più giovedì 3 giugno quando finalmente si svolgerà l’audizione che ho da tempo richiesto sull’ospedale e le relative criticità emerse in Commissione sanità dell’Ars. Saranno presenti certamente il sindaco Grillo, il presidente del consiglio Sturiano, il commissario Zappala, il dott. D’Urso e spero l’assessore Razza se sarà rientrato al governo”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.