Multiversity tra videogiochi e musica
Altri due appuntamenti (diretti da Davide Truchlec) per il ciclo di seminari del Museo Pasqualino, Multiversity – Un itinerario tra i confini dei media e dei nuovi ecosistemi culturali, ideatoda Stefano Montes (Università di Palermo).
L’obiettivo è incrociare sguardi e trascorsi diversi, ma convergenti, tra studiosi e professionisti del settore, per riflettere sugli aspetti semiotici e antropologici relativi alle reti di comunicazione e di significazione interculturali. Ci si soffermerà sugli effetti che queste reti hanno sugli individui, sulla percezione del proprio sé e sui relativi cambiamenti sociali in corso nel mondo contemporaneo.
Martedì 16 maggio, dalle 10 alle 13, il Museo ospiterà la sessione Il videogioco, tra specificità espressive ed ibridazioni musicali. Interverranno Luca Parri (Musica e videogioco: progettualità convergenti) e Claudio Cugliandro (Interazioni e architetture: qual è la natura del videogioco?).
Il secondo incontro, allo stesso orario, è previsto per mercoledì 17 marzo: Anna Fici e Lorenzo Passalacqua parleranno di Schermi, specchi e memoria.
Le Edizioni Pasqualino al Salone del Libro
Un altro importante appuntamento editoriale attende le Edizioni Museo Pasqualino, dirette da Rosario Perricone. Da giovedì 18 maggio a lunedì 22 maggio 2023 saranno presenti alla più importante fiera dell’editoria italiana: il 35° Salone internazionale del libro di Torino al Lingotto Fiere e al Centro Congressi Lingotto a cui si unirà per la prima volta lo spazio Pista 500, progetto artistico sviluppato dalla Pinacoteca Agnelli.
Le Edizioni Museo Pasqualino saranno ospitate al padiglione 3, stand Q41, dove sarà possibile consultare le diverse collane, con oltre 35 titoli frutto di un ensemble eterogeneo di studi e ricerche basate sulla connessione tra diverse discipline che spaziano dall‘antropologia alle tradizioni popolari, dalla semiotica all’etnomusicologia, per finire nel mondo della letteratura per bambini e ragazzi con la nuova collana Piccirè.
Ereditare, Lucio Spaziante e i processi legati all’eredità
Nuovo incontro con Ereditare II – Semiotica della trasmissione, la seconda edizione del ciclo di seminari a cura di Francesco Mangiapane e Francesco Mazzucchelli.
Venerdì 19 maggio alle 15.30 al Museo delle Marionette, Lucio Spaziante (università di Bologna) affronterà il tema Il “passato giovanile” musicale. Processi di accettazione e rifiuto dell’eredità.
Dal nostro sguardo contemporaneo, la musica pop presenta nel suo complesso un processo di invecchiamento e di stratificazione temporale con cui dover fare i conti. Sia i protagonisti, sia i testi e i documenti, sono oramai parte di un patrimonio culturale consacrato e riconosciuto nella cultura mainstream.
Su queste tracce di rivalutazione del passato, e di definizione della classicità pop, si pongono le riedizioni di album (dai Beatles ai Pink Floyd), contenenti inediti, versioni demo, ma anche versioni remix che vanno a ridefinire l’integrità testuale originaria.
In conclusione, nella musica pop è in atto una trasformazione da musica giovanile a post-giovanile che consente di rileggere il fenomeno in chiave di eredità e di confronto con il passato, anche grazie alle possibilità archivistiche e di accesso delle piattaforme digitali, che generano negli attuali adolescenti una diversa relazione con il “passato giovanile”.
Lucio Spaziante è professore associato di Filosofia e Teoria dei linguaggi, presso il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna dove insegna Semiotica dei media e Teorie e modelli della Semiotica, e dove svolge attività di ricerca nel campo dei media, del linguaggio audiovisivo, della musica, delle culture giovanili. Ha ottenuto un dottorato in Semiotica con la supervisione di Umberto Eco e Paolo Fabbri, e successivamente ha insegnato e svolto attività di ricerca in varie università italiane (Ferrara, Modena e Reggio Emilia, IULM) e all’estero (UCL Belgio, Francia, Gran Bretagna, UCSD Stati Uniti, Waseda Giappone). È stato segretario e poi vicepresidente dell’AISS (Associazione italiana per gli studi semiotici). Tra i volumi pubblicati si segnalano Remix-Remake. Pratiche di replicabilità (2006, con Nicola Dusi), Sociosemiotica del pop. Identità, testi e pratiche musicali (2007) e Icone pop. Identità e apparenze tra semiotica e musica (2013).
Il seminario sarà liberamente fruibile in diretta streaming sulla pagina Facebook e il canale Youtube del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Facebook: https://www.facebook.com/MuseoMarionette
Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCB4FEyRenKlkSNrgVi-SCkw
Domenica al museo, storia di Falcone e Borsellino
La domenica è il giorno che, ormai per tradizione, il Museo Pasqualino dedica ai piccoli visitatori e alle loro famiglie. A cominciare dal mattino, con la rassegna, nuova di zecca, Domenica al Museo. Fino al 28 maggio, tutte le domeniche, al Museo prenderà il via un ricco programma in cui si alterneranno laboratori, spettacoli, letture ad alta voce di fiabe, racconti e avventure.
Domenica 21 maggio alle 11, al Museo delle Marionette, la Compagnia Marionettistica popolare siciliana metterà in scena Storia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Si tratta dello spettacolo dedicato alla vicenda umana e all’impegno antimafia dei due giudici. La rappresentazione è toccante, emozionante: tratta dell’impegno di Giovanni e Paolo eroi fin dal tempo della loro giovinezza. L’incontro con la mafia, le istituzioni e la complessa vicenda del pool antimafia vengono raccontate con il linguaggio semplice e diretto del teatro dei pupi.
Tutti gli spettacoli sono realizzati con il contributo del Ministero della cultura – Servizio II Ufficio UNESCO -Legge 20 febbraio 2006, n. 77 – Misure speciali di tutela e fruizione dei siti
italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “lista del patrimonio mondiale”, posti sotto la tutela dell’UNESCO. Progetto: “L’opera dei pupi siciliani: pianificazione
strategica, trasmissione, valorizzazione”.
Costo del biglietto: 5 euro
Torna al programma completo: https://bit.ly/3XkSBMF
Ad Acireale La conquista di Trebisonda, con la Compagnia Grasso
Nuovo spettacolo della rassegnaDomenica al teatro della Compagnia Opera dei pupi Turi Grasso in collaborazione con il Museo Pasqualino, ospitata dal Comune di Acireale .
Domenica 21 maggio alle 19.45, al Teatro-Museo Turi Grasso Capomulini di Acireale (via Nazionale per Catania 195), andrà in scena La conquista di Trebisonda, liberamente tratto dal Guido Santo di Giuseppe Leggio e dalla tradizione popolare dell’opra dei pupi di Acireale.
La grande città baluardo della cristianità in Oriente e crocevia di popoli, assediata, ha subito attacchi e distruzione dalla principessa Armida, figlia dell’imperatore ottomano Balestrazzo, e da Idramoro, figlio dell’imperatore Agrimarte di Tartaria.
Molti valenti crociati sono stati abbattuti, Dudone ed Ottonetto, costretti alla fuga, Perinda uccisa da Idramoro, lo stesso l’imperatore Ricciardetto chiamato a disfida per la difesa della città. Idramoro, dopo lunga battaglia, spossato si abbandona al riposo e gli appare in sogno lo spirito di Rinaldo che, dopo averlo severamente ammonito per le sue malefatte, lo invia al saggio Ugiero, per fargli conoscere la verità sulla sua nascita. Perdonato da Guidone per l’uccisione dei suoi congiunti, il giovane tartaro sarà battezzato dal saggio Veglio, ed entrerà tra la schiera dei cristiani.
Il programma completo al link: https://bit.ly/43WBTHN
Tutti gli spettacoli sono realizzati con il contributo del Ministero della cultura – Servizio II Ufficio UNESCO -Legge 20 febbraio 2006, n. 77 – Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “lista del patrimonio mondiale”, posti sotto la tutela dell’UNESCO. Progetto: “L’opera dei pupi siciliani: pianificazione strategica, trasmissione, valorizzazione”.
Compagnia Turi Grasso. La compagnia, che opera da quasi sessant’anni, fu fondata da Turi Grasso (Acireale, 1933) agli inizi della sua attività artistica di puparo, nel 1963. Dopo aver svolto molteplici lavori nel campo dell’artigianato, all’età di sedici anni Turi si accosta per la prima volta all’Opera dei pupi, assistendo agli spettacoli del puparo Emanuele Macrì, ad Acireale. Ben presto il giovane inizia a lavorare come manovratore con Macrì ed emerge la sua vocazione per l’Opera dei pupi. Egli partecipa a numerose tournée in Italia e all’estero al fianco del maestro da cui apprende l’arte. Dopo dieci anni di collaborazione, Turi decide di mettersi in proprio. Costruisce i materiali di scena aiutato dalla moglie Venera e nel 1963 inizia a rappresentare gli spettacoli con la sua compagnia. Oggi il gruppo di manovratori e collaboratori che compone la compagnia coinvolge prevalentemente la famiglia di Turi, cui cugini e i nipoti, tutti membri dell’Associazione che affiancano il Maestro sia in spettacoli di tradizione ma che di nuova concezione.
Dalla penna di Giusto Lo Dico alla scena: ogni giorno i pupi al Museo
Un punto fermo nella programmazione del Museo Pasqualino: l’appuntamento quotidiano con i pupi.
Dalla penna di Giusto Lo Dico, gli episodi della Storia dei paladini di Francia rivivono ogni lunedì alle 11, da martedì a sabato alle 17 nella sala teatro del Museo.
Colpi di scena, prodigi, incantamenti e duelli, ma anche personaggi come Carlo Magno, Orlando e Rinaldo, Angelica, il mago Malagigi accoglieranno il pubblico di tutte le età con un’unica indicazione: vietato non sognare.
Biglietto: 10 euro (intero) – 8 euro (ridotto)