“Chiediamo l’immediato rilascio dei marittimi e dei motopescherecci
mazaresi sequestrati dai libici. Se il Governo Nazionale non giungerà ad una velocissima soluzione della
vicenda siamo pronti ad intraprendere forti, legittime e civili azioni di protesta a difesa dei pescatori
siciliani, che potrebbero sfociare anche nel blocco dell’intera flotta peschereccia.
Così Toni Scilla, Presidente Agripesca Regione Sicilia che aggiunge: “Come marineria siciliana
abbiamo già pagato un prezzo altissimo per questa maledetta guerra del pesce nel Canale Di Sicilia, sia
in termini prettamente economici come il sequestro del pescato o addirittura la confisca dei pescherecci,
sia purtroppo come perdita di vite umane.
Servono un Governo Nazionale ed una Europa che sappiamo con autorevolezza e competenza ripristinare
una adeguata politica socio economica nel cuore del Mediterraneo in grado di tutelare gli interessi della
pesca siciliana e non solo.
Negli ultimi anni il peso politico ed istituzionale dell’Italia a Tripoli, ma anche nell’intera area
magrebina, è diventato praticamente pari allo zero. Non possono però essere i lavoratori del mare a
subire le conseguenze di una inefficiente ed inappropriata politica estera del Governo Italiano, i
motopescherecci ‘Antartide’ e ‘Medinea’ insieme ai marittimi imbarcati devono tornare immediatamente
in libertà per assicurare serenità e fiducia non solo ai famigliari ma ad un’intera comunità”.