SCAMBIO DEGLI AUGURI AL QUIRINALE. PAROLE DI SPERANZA E DI FIDUCIA QUELLE RIVOLTE DAL PRESIDENTE MATTARELLA

SCAMBIO DEGLI AUGURI AL QUIRINALE. PAROLE DI SPERANZA E DI FIDUCIA QUELLE RIVOLTE DAL PRESIDENTE MATTARELLA

Sono state parole di speranza e di fiducia quelle rivolte mercoledì 20 dicembre dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai Rappresentanti delle Istituzioni, delle Forze Politiche e della Società Civile nella tradizionale cerimonia dello scambio degli auguri. In un tempo che si configura come vero e proprio tornante della storia, “per un verso, affascinante, di grande cambiamento ma anche difficile, travagliato, per più aspetti drammatico”, connotato da guerre, disuguaglianze socioeconomiche ed emergenze climatiche, Sergio Mattarella ha richiamato l’attenzione sulle opportunità ma anche sui rischi legati alla diffusione dell’intelligenza artificiale. L’eccezionalità del momento – ha sottolineato il Presidente della Repubblica – poggia sul combinato disposto di straordinari

mutamenti geopolitici, sviluppi vorticosi delle tecno-scienze, oligarchie degli Over the Top, fenomeni sempre più preoccupanti di evasione o elusione fiscale: il rischio concreto è di dar vita a scenari e dimensioni parallele “in cui realtà e verità non siano distinguibili dalla falsità e dalla manipolazione: ne risulterebbe travolto lo spirito critico. E, con esso, la libertà che si trova alla base dei diritti di ciascuno”. Sono in gioco, i presupposti della sovranità dei cittadini, ha aggiunto Mattarella, come anche il modello culturale occidentale, particolarmente quello europeo, che è stato costruito a presidio dei valori liberaldemocratici e che appare, oggi, sfidato.

Ogni transizione – ha sottolineato Mattarella – è un viaggio collettivo verso il futuro, ma le incertezze, le paure e le resistenze possono essere superate proprio facendo leva sui valori e i princìpi costituzionali: un patrimonio comune posto a garanzia delle libertà dei cittadini e dunque della loro fiducia nelle Istituzioni, che tuttavia richiede coinvolgimento attivo, responsabilità e partecipazione. “Ciascuno è chiamato a fare la sua parte. – ha esortato Mattarella – E dunque è questa la base della nostra comune speranza”.

Il Presidente ha ricordato l’imminente presidenza italiana del G7 come straordinaria occasione per individuare le soluzioni più avanzate sui più rilevanti temi globali: dal governo delle migrazioni alla sicurezza alimentare fino, appunto, alla regolamentazione dell’intelligenza artificiale.

“A tutti voi, che rappresentate tante persone che, quotidianamente, lavorano con dedizione per far funzionare al meglio le nostre Istituzioni; – ha concluso Sergio Mattarella – alle donne e agli uomini che indossano la divisa e, in patria e all’estero, con il loro servizio rendono più forte la reputazione dell’Italia; a tutti i nostri concittadini di ogni età che compiono, ogni giorno, il loro dovere, fornendo, con senso di responsabilità, un contributo silenzioso ma essenziale alla nostra convivenza, a tutti, assieme al ringraziamento della Repubblica, rivolgo l’augurio di continuare a credere in ciò che ci rende donne e uomini liberi”.

E anche quest’anno al Quirinale il Vomere c’era.

Foto Il Vomere