di Federica Sbrana
“La bellezza salverà il mondo” scriveva Fëdor Dostoevskij nel suo romanzo più celebre. Ma non si trattava semplicemente, come è noto, di una categoria estetica, quanto piuttosto di un “bello” da coniugare e declinare nel senso del bene e del buono. E quale migliore dimensione, se non quella della natura, potrebbe rappresentare la sintesi più alta dell’incontro fra questi paradigmi? E’ dedicata ad una delle più straordinarie oasi paesaggistiche del mondo la monografia dal titolo “Lo Stagnone di Marsala e Mozia: Patrimonio unico per un’Economia Sostenibile”, curata da Baldo Rallo e pubblicata dalla Casa Editrice “Il Vomere”, che sarà presentata il 12 maggio al Salone del Libro di Torino, con la Prefazione del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci. “E’ motivo di profonda soddisfazione per noi – hanno dichiarato la Direttrice del Vomere Rosa Rubino e il Direttore dell’omonima Casa Editrice Alfredo Rubino – raggiungere questo traguardo ed essere ospitati nella prestigiosa sede di una delle più importanti manifestazioni internazionali dedicate al mondo dei libri e dell’editoria. Si tratta di un significativo successo che corona un lungo percorso di dedizione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema della salvaguardia e valorizzazione di uno degli ecosistemi più preziosi del nostro Paese. “Il Vomere”, sia come testata giornalistica, sia come Casa Editrice – hanno precisato i due Direttori – ha sempre mantenuto i riflettori accesi sulla necessità di coniugare in modo virtuoso la tutela del patrimonio naturalistico ad uno sviluppo sostenibile del territorio. Ma Mozia e lo Stagnone di Marsala rappresentano anche uno spettacolare proscenio in cui la storia, la cultura, l’archeologia, l’arte e la civiltà del Mediterraneo hanno trovato uno straordinario crocevia. E sono proprio questi i temi su cui Baldo Rallo, curatore dell’opera, ha posto il focus del suo impegno intellettuale e sociale, riuscendo ad aggregare intorno a sé un’eccezionale comunità di studiosi e di cittadini. Siamo certi che questa giornata segnerà un ulteriore passo avanti nel cammino che vedrà iscriversi Mozia e lo Stagnone di Marsala nell’elenco dei Siti Patrimonio dell’Umanità. Per questo – hanno aggiunto Rosa ed Alfredo Rubino – continueremo a lavorare senza sosta con l’aiuto delle Istituzioni nazionali e locali, ma anche e soprattutto dei nostri lettori”.
A Mozia, l’isola posta nello Stagnone di Marsala a 800 metri di distanza dalla punta occidentale della Sicilia, così come alla salvaguardia di ogni angolo del patrimonio naturalistico del territorio in cui è nato, Il Vomere ha dedicato sin dalla sua fondazione il 12 luglio 1896, energie, passione, risorse intellettuali ed impegno civile. Negli anni Settanta del secolo scorso ‘Il Vomere’, solo per fare un esempio fra i molti che si potrebbero richiamare alla memoria, ha sostenuto un comitato cittadino per evitare la costruzione di 13mila posti letto nell’Isola Lunga dello Stagnone. E innumerevoli altre sono state le iniziative in difesa del patrimonio naturalistico e paesaggistico del territorio, come quella contro le trivelle tra Mozia e Favignana. Una rubrica dal nome eloquente a firma della Direttrice Rosa Rubino, “Scatti d’amore per lo Stagnone”, ha accompagnato i lettori negli ultimi anni, dal 2011 al 2021, allo scopo di mantenere sempre vigile l’attenzione e le coscienze sul tema della tutela ambientale. Ma da tempo Il Vomere ha anche iniziato la battaglia perché Mozia e la sua Laguna vengano riconosciute al più presto ‘Patrimonio Unesco’. Per agevolare e documentare questo iter, la testata diretta da Rosa Rubino ha svolto e continua a svolgere un ruolo di primaria importanza attraverso l’interlocuzione con i più alti rappresentanti delle Istituzioni politiche italiane e la pubblicazione di libri, articoli e saggi. Era il 3 aprile 2019, poco meno di un anno prima dell’emergenza Covid, quando nella Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio si svolgeva a Roma il Convegno promosso dal Vomere, dal titolo “Il ruolo dell’informazione nella salvaguardia del patrimonio naturale italiano. Mozia e la Laguna dello Stagnone”, che vedeva, fra gli altri, la presenza dell’allora Ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli ed ebbe il merito di portare al centro del dibattito pubblico il tema della salvaguardia di quella che è stata chiamata, con emozione ed incanto, l’ ”isola nell’isola”: Mozia, appunto, cui è dedicato anche il libro – edito dalla stessa Casa Editrice – “I genî di Mozia” di Lorenzo Nigro, vincitore del ‘Premio Nazionale Microeditoria 2021’. Un filo indissolubile lega dunque, da sempre, Il Vomere alla perla fenicia del Mediterraneo, oggi appartenente alla Fondazione Whitaker. “Con tutti i suoi membri – hanno concluso Alfredo e Rosa Rubino – abbiamo costruito nel corso degli anni, anzi dovremmo dire nel corso dei secoli vista la longevità della nostra testata, uno splendido legame animato dalla condivisione di ideali comuni come la difesa e la valorizzazione di un patrimonio naturale e culturale unico al mondo. Quello di oggi è, dunque, il riconoscimento dell’efficacia di un lavoro di squadra. Proseguiremo insieme le nostre battaglie. Grazie a tutti”.