L’assessore Michele Milazzo:
“I cattivi esempi non educano i giovani al rispetto della città”
Una signora che abbandona, per ben tre volte nella stessa serata, i rifiuti sul davanzale di una finestra; un uomo, con al guinzaglio il suo cagnolino, che deposita un sacchetto per strada; un altro che svuota la propria auto di rifiuti, buttandoli sul terreno. Questi ed altri gli atti di inciviltà ripresi dalle telecamere e che ancora si verificano a Marsala, sia nel centro che in periferia, mettendo a dura prova l’Amministrazione Grillo, impegnata con risorse, mezzi e personale a contrastare microdiscariche e danni all’ambiente. Oltre a ripristinare la videosorveglianza, aggiungendo alle telecamere fisse quelle mobili, il Comune ha pure avviato le procedure per reclutare “Ispettori ambientali” (personale selezionato dalle Associazioni di Volontariato) e formare “Agenti accertatori ambientali” (riservato a dipendenti in servizio), tutte figure coordinate dalla Polizia Municipale.
“Il lavoro che stiamo portando avanti è notevole, a cominciare dai quartieri popolari, afferma l’assessore Michele Milazzo. Con i responsabili della Energetikambiente collaboriamo quotidianamente per rendere Marsala più pulita, ma la mancanza di senso civico di pochi – dei quali continueremo a pubblicare le foto – rischia di pregiudicare gli sforzi per ridare decoro alla città: i marsalesi onesti e virtuosi non meritano questo. E un grosso danno lo fanno anche i cattivi esempi di chi dovrebbe educare al rispetto dell’ambiente”. Il particolare riferimento è ad alcune immagini – raccolte in un video in pubblicazione sulla pagina facebook istituzionale – in cui si vede una mamma che, nel tragitto per accompagnare il proprio figlio all’asilo, si disfa del sacchetto dei rifiuti abbandonandolo in un angolo, in pieno centro storico. Un triste e grave esempio che proviene dall’ambito familiare, luogo deputato – assieme alla scuola – ad educare i giovani al senso civico e al rispetto della comunità in cui si vive.
Intanto, sul fronte del contrasto all’evasione della tassa rifiuti, Polizia Municipale e Ufficio tributi continuano ad incrociare dati anagrafici e fiscali. E, come spesso accade, si verifica che il mancato ritiro dei mastelli e il mancato pagamento della Tari sono quasi sempre addebitabili anche a chi è stato ripreso dalle telecamere. A loro carico, quindi – oltre alla sanzione di 400 euro per ogni sacchetto abbandonato – anche gli eventuali pregressi importi annuali per il mancato pagamento della Tari. Va evidenziato che, a seguito delle pubblicazioni delle foto, il Comune ha cominciato a ricevere anche utili segnalazioni dai cittadini per risalire agli autori degli atti incivili.
Alessandro Tarantino