Sono partite questa mattina, alla presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, le operazioni di demolizione dell’incompiuta scuola materna a tre sezioni di Camporeale, in provincia di Palermo. L’intervento rientra in un più ampio piano di demolizioni voluto dal governo Musumeci che, nell’ottobre scorso, ha stanziato oltre tre milioni di euro per interventi di rigenerazione urbana. Presenti il dirigente generale del dipartimento regionale Tecnico Salvo Lizzio accompagnato dai tecnici del Genio civile, il sindaco Luigi Cino e i componenti dell’amministrazione comunale, il deputato regionale Mario Caputo.
«Cancelliamo un emblema di degrado quasi cinquantennale per questo Comune – dichiara l’assessore Falcone – in ossequio alla linea programmatica adottata in questi anni: dove possibile, le incompiute si completano, altrimenti si buttano giù. L’abbattimento della scuola di Camporeale diventa così segno tangibile del cambiamento di rotta che abbiamo inaugurato: alla demolizione, seguirà anche il risanamento della ferita urbanistica attraverso un intervento di riqualificazione dell’area a cui stiamo già lavorando».
L’intervento di demolizione della scuola incompiuta di Camporeale è stato appaltato dall’ufficio del Genio civile di Palermo grazie a un finanziamento di circa 330 mila euro dell’assessorato alle Infrastrutture, a valere sui fondi Fsc 2014-2020. La ditta Edile V.N.A. Società Cooperativa avrà a disposizione circa due mesi di tempo per concludere le operazioni di demolizione.
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