RICORRENZA DEL 27 GENNAIO 2023 “GIORNATA DELLA MEMORIA” POSA DELLE PRIME PIETRE D’INCIAMPO NEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI TRAPANI. CONSEGNA DELLA MEDAGLIA D’ONORE IN MEMORIA DEL SIG. TORRE SALVATORE

RICORRENZA DEL 27 GENNAIO 2023 “GIORNATA DELLA MEMORIA” POSA DELLE PRIME PIETRE D’INCIAMPO NEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI TRAPANI. CONSEGNA DELLA MEDAGLIA D’ONORE IN MEMORIA DEL SIG. TORRE SALVATORE

Si è celebrata oggi, con una serie di iniziative “la Giornata della Memoria”.

La ricorrenza di particolare significato storico, si inquadra nell’ambito di una serie di iniziative dedicate alla conservazione della memoria dei deportati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra durante l’ultimo conflitto mondiale. La stessa rappresenta un’occasione di incontro diretto delle Istituzioni della provincia con i giovani delle scuole al di fuori del Palazzo del Governo.

Oggi, infatti, il Prefetto Filippina Cocuzza, unitamente ai Sindaci, ha celebrato la citata ricorrenza con la posa delle prime pietre d’inciampo nei Comuni di Trapani, Valderice e Alcamo, alla presenza non solo delle autorità civili e militari provinciali, ma anche di diversi rappresentanti di Istituti scolastici accompagnati dalla Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale.

In particolare, alle cerimonie hanno preso parte il Vescovo della Diocesi di Trapani, i vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco, i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma e altre autorità della provincia a vario titolo interessate.

Il programma odierno scaturisce dall’iniziativa promossa lo scorso anno quando, sempre in occasione della Giornata della memoria, è stato sottoscritto da parte di tutti i Sindaci della provincia “l’Atto di Impegno”, con il quale gli stessi hanno aderito al progetto dell’architetto tedesco finalizzato alla realizzazione e alla posa, nel proprio territorio comunale, delle pietre della memoria che vogliono rappresentare un tangibile momento commemorativo per non dimenticare mai le vittime della barbarie nazista. Le piccole targhe di ottone in memoria sono state apposte in coincidenza delle abitazioni dei concittadini ai quali sono state conferite le medaglie d’onore di cui alla L.27 dicembre 2006, n. 296 in quanto deportati o internati militari e civili nei lager nazisti durante l’ultimo conflitto mondiale.

La prima cerimonia si è svolta alle ore 9.30 nel Comune Capoluogo con la posa della prima pietra commemorativa in via Piersanti Mattarella n. 119, angolo via Antonio Rizzo, alla presenza del Sindaco Tranchida. All’evento hanno presenziato i familiari del deportato Sergente Maggiore di artiglieria Contraerei Puccio Diego, nato a Palermo il 10 marzo 1923, inizialmente deportato il 22 settembre 1943 presso la caserma Mussolini sita in Argostoli (Cefalonia), poi trasferito in Macedonia in un campo di prigionia da dove riuscì a fuggire e poi decorato con medaglia d’onore di cui alla Legge n. 296/2006.

La cerimonia ha visto l’attiva partecipazione degli studenti dell’Istituto Comprensivo “Ciaccio Montalto” e “Nunzio Nasi” che hanno intonato l’Inno d’Italia e hanno esposto un cartellone con su scritto “ con le pietre d’inciampo il giorno della Memoria non è solo il giorno della Memoria, è sempre”.

Analoga cerimonia si è svolta, a seguire, presso il Comune di Valderice ove è stata apposta una pietra della memoria in Via Baglio Simonte n. 141, ultima abitazione del Sig. Leonardo Miceli nato a Trapani il 28 luglio 1920, deportato e internato in un lager nazista, decorato con medaglia d’onore di cui alla Legge n. 296/2006. Ha presenziato alla cerimonia l’Istituto Comprensivo Dante Alighieri di Valderice, i cui bambini hanno letto delle frasi molto belle e significative estrapolate dal libro di Primo Levi “Se questo è un uomo” e altre frasi pronunciate dalla Senatrice Liliana Segre, superstite dell’Olocausto, e da altri deportati, rimaste storiche .

La celebrazione itinerante si è conclusa con un ulteriore momento presso il Comune di Alcamo dove alla presenza dei giovani studenti del Liceo classico Giuseppe Ferro, sono state collocate due pietre d’inciampo in via Longarico n. 123, ultima abitazione dei due fratelli Andrea e Giuseppe De Blasi, deportati e internati in un lager nazista, decorati con medaglia d’onore di cui alla Legge n. 296/2006.

Gli interventi hanno evidenziato come la giornata celebrativa odierna ha lo scopo di rafforzare l’intento delle istituzioni di onorare e ricordare coloro che, attraverso il sacrificio e la sofferenza, hanno permesso il radicarsi e consolidarsi dei valori della democrazia e della libertà che sorreggono la nostra comunità nazionale, esortando i presenti e soprattutto le giovani generazioni a non dimenticare e a mantenere viva la memoria di quegli eventi storici.

Il Prefetto ha sottolineato che “Memoria non vuol dire arido ricordo una tantum ma vuol dire per voi ragazzi superare quotidianamente tutte le discriminazioni di genere, razza e religione”. Ha inoltre invitato i ragazzi a non discriminare nessuno e a voler superare la tentazione delle piccole discriminazioni quotidiane tra compagni e la dilagante e sempre attuale insofferenza”, “Le pietre d’inciampo servono proprio per alimentare la memoria e superare il negazionismo, ancora attuale, utilizzando quale antidoto la cultura e lo studio”.

Il Vescovo di Trapani Fragnelli ha auspicato che “la pietra d’inciampo possa essere un piccolo seme che possa fiorire come albero di pace per sempre

A conclusione della giornata densa di eventi e iniziative, alle ore 18,00 presso il Palazzo del Governo il Prefetto ha consegnato la medaglia d’onore di cui alla Legge n. 296/2006 concessa con Decreto del Presidente della Repubblica del 21 ottobre 2022 in memoria del Sig. Torre Salvatore, originario del Comune di Custonaci, arruolato come Aviere al Comando militare Aeronautica di Marsala e che fu deportato in un lager nazista l’8 settembre 1943 fino al 25 aprile 1945. La consegna, alla presenza del Sindaco di Custonaci e dei vertici delle Forze dell’Ordine, è avvenuta nelle mani dei quattro figli del deportato che hanno ricordato la tragica esperienza vissuta dal genitore nei campi di prigionia tedeschi.