Dicembre 2019. Era ancora lontana la minaccia della pandemia ed eravamo a Strasburgo con una delegazione guidata dallo Europe Direct Trapani per il prestigioso Premio Sacharov, assegnato ogni anno agli individui o alle organizzazioni che difendono i diritti umani e le libertà fondamentali.
Quell’anno il Premio sarebbe stato insignito per la libertà di pensiero a lham Tohti, economista uiguro. A ritirare l’importante riconoscimento sarebbe stata la figlia Jewher Ilham.
Ho un ricordo nitido di quella giornata: il Parlamento Europeo in seduta plenaria, il senso di appartenenza, l’orgoglio e l’onore di esserci.
Ho sempre creduto fin da ragazzina ai valori dell’Unione Europea. Ne ho studiato ogni aspetto tra i banchi di scuola del mio Liceo, ho continuato negli anni, anche adesso nel mio ruolo, a diffonderne i principi cardine di uguaglianza, di giustizia, di democrazia partecipata.
Il momento forse più alto, però, e di grande di emozione è stato proprio in quella giornata straordinaria.
Lì ho ascoltato il trasporto, la passione dell’uomo e del politico David Sassoli, aspetti indissolubilmente legati. Ho visto il sorriso sereno che lo accompagnava ad ogni incontro, la gioia del compito che rivestiva.
L’Europa con lui è diventata ancora più vicina. Con la determinatezza, la forza dell’autorevolezza politica e morale, con il garbo e la compostezza delle idee non strillate. Con la volontà di cambiamento.
Oggi perdiamo una persona che ha creduto nella forza delle idee, che ha saputo raccontare la Storia comune di tutti noi Cittadini Europei, che ha saputo difendere fino alla fine idee non scontate di libertà di pensiero e di dignità.
Loana Giacalaone