Sulla sburocratizzazione il Governo Musumeci sta lavorando da tempo. Già la Legge regionale 21/5/2019 n. 7 approvata lo
scorso anno (Disposizioni per i procedimenti amministrativi e la funzionalità dell’azione amministrativa) prevedeva una serie di
strumenti volti a semplificare e a snellire tutte le procedure. Ma lo stato di emergenza ha fatto rilevare altre e più cogenti
necessità.
E’ stato da poco approvato all’Ars il disegno di legge sulla semplificazione amministrativa e sullo snellimento delle procedure
burocratiche relative alla realizzazione di interventi infrastrutturali urgenti. Il ddl mira a velocizzare l’azione di governo, attraverso
la digitalizzazione della burocrazia, il recepimento in Sicilia dello ‘Sblocca cantieri’, con la possibilità di nomina – da parte del
Presidente della Regione – di commissari per costruire le infrastrutture considerate prioritarie, e la facoltà assegnata alla Giunta di
dimezzare i tempi per far scattare il silenzio-assenso su autorizzazioni e licenze.
In caso di dichiarazione dello stato di emergenza, la giunta – solo comunicandolo all’Ars – può sostanzialmente assegnare pieni
poteri al Presidente della Regione: il Governatore, in tal modo, avrebbe la facoltà di “bypassare” le altre istituzioni sugli “interventi
necessari per affrontare, gestire e superare lo stato di crisi e di emergenza regionale, ivi inclusi gli interventi infrastrutturali, di
riqualificazione e messa in sicurezza di competenza regionale o locale ritenuti strategici”.
Diversi e di opposto tenore i commenti e le dichiarazioni delle forze politiche sull’approvazione del ddl, passato con 32 voti a
favore e 23 contro.
Così il capogruppo di Forza Italia Tommaso Calderone: “Il nostro impegno per arrivare a tale risultato è stato totale, non ci
siamo risparmiati. Lo stesso Presidente Miccichè, il quale ha fortemente voluto tale legge, ha disposto la trattazione urgente del
ddl. Da adesso la Sicilia è chiamata a cambiare marcia, attraverso una visione procedurale più smart e digitale, incentivata anche
da un cambio generazionale all’interno della pubblica amministrazione. Grazie ad un apparato burocratico più snello, si consentirà
di realizzare opere infrastrutturali in pochi mesi, evitando le attese causate dalle lungaggini amministrative e conseguenti cantieri
bloccati”.
Il Presidente della Commissione Affari Istituzionali, Stefano Pellegrino ha parlato di “storico risultato”: “con l’approvazione
del ddl per la semplificazione amministrativa ed il commissariamento per snellire gli interventi nei casi di crisi e di emergenza
regionali, siamo dinanzi a una svolta epocale, che consentirà la crescita della Sicilia dando più fiducia ai cittadini e consentendo
maggiori opportunità di sviluppo per le imprese. Ringrazio, per il proficuo impegno e leale collaborazione, i deputati che hanno
partecipato ai lavori in I commissione che ho l’onore di presiedere”.
Di diverso parere il Movimento 5 Stelle. “Stiamo creando un mostro mettendo insieme cose che non c’entrano nulla l’una con
l’altra. Non vogliamo essere responsabili di una ‘norma Frankenstein’ che peggiora le condizioni di vita dei cittadini siciliani” – ha
affermato il Capogruppo Cinque Stelle Giorgio Pasqua.
“Siamo partiti per semplificare la vita dei cittadini e abbiamo finito per regalare poteri speciali al Presidente della Regione – hanno
aggiunto i componenti della Commissione Affari istituzionali all’Ars Gianina Ciancio e Salvatore Siragusa – Chi ha votato
questa legge si assumerà la responsabilità di essersi spogliato delle proprie prerogative per dare libera mano ad un uomo solo al
comando, che nella fase dell’emergenza ha dimostrato di non essere per nulla all’altezza. Inconcepibile mettere nelle mani del
Presidente della Regione, qualunque esso sia, 24 mesi di capacità gestionale d’emergenza. Avremmo fatto bene ad attendere le
riforme del Governo Conte che opereranno una tangibile semplificazione degli appalti. Per sburocratizzare, bisognerebbe togliere
le leggi anziché ingarbugliare la Sicilia con altre norme. Per questo motivo il nostro collega Giovanni Di Caro ha presentato un
ordine del giorno per l’istituzione di una commissione speciale sul tema. Sburocratizzare, significa snellire, non aggiungere leggi e
leggine che complicano tutto”. “Una legge partita male e finita nel peggiore dei modi. Avevamo già espresso diversi dubbi in
commissione, dove abbiamo contribuito a migliorare il testo per salvare il salvabile, ma prendiamo atto che a fronte della nostra
buona volontà non c’è stata correttezza e linearità nell’iter che ha portato all’approvazione del testo. Con un colpo di mano, infatti,
il governo Musumeci ha forzato le procedure parlamentari per inserire, con la complicità di Miccichè e Sammartino, norme di cui
non si era mai discusso in commissione”.
Negativo anche il giudizio del Partito democratico. “Il Pd ha espresso voto contrario perché non condividiamo l’idea di introdurre
poteri commissariali ‘permanenti’ per bypassare le leggi regionali” – ha affermato il Capogruppo Pd Giuseppe Lupo. “Abbiamo
espresso voto contrario perché i poteri commissariali mortificano il ruolo del Parlamento e della pubblica amministrazione – ha
aggiunto Lupo -. Oltretutto questa legge non ‘semplifica’ la burocrazia, la sostituisce con procedure commissariali che derogano
alle leggi. Il governo Musumeci dimostra disprezzo per gli assetti democratici”.
“Doveva essere una legge sulla semplificazione amministrativa ma è diventata una legge liberticida che creerà problemi e non
semplificherà nulla. Oltretutto getterà sulle amministrazioni locali una responsabilità enorme” – ha aggiunto il deputato Pd
Antonello Cracolici. “Questa legge introduce un principio pericolosissimo – ha sottolineato Cracolici – si stabilisce che in nome di
‘emergenze autodichiarate’ si potrà derogare alle leggi regionali vigenti. Questo ddl era nato in un modo ma è stato trasformato,
cosi com’è creerà problemi normativi, altro che semplificazione”.
“Un’altra riforma in Sicilia diventa legge – ha sottolineato invece la Capogruppo UDC Eleonora Lo Curto, – Le norme sulla
semplificazione amministrativa sono un’assoluta novità per la Regione che finalmente semplifica le procedure autorizzative negli
iter per la realizzazione di opere e per il rilascio di pareri e licenze. Abbiamo fatto un buon lavoro e siamo stati anche tempestivi
per agevolare la ripresa economica. Sono particolarmente orgogliosa della norma che introduce la procedura commissariale per
le infrastrutture di interesse regionale. Praticamente, si tratta del ‘modello Genova’ importato in Sicilia per lasciarci alle spalle le
epoche delle incompiute. Oggi la Sicilia fa un passo in avanti, e lo fa insieme a tutti i siciliani che possono contare su regole certe
e procedure veloci nelle procedure amministrative. Da regione lumaca vogliamo diventare regione locomotiva dello sviluppo”.
F.S.