Piazza Giovanni da Triora, Teatro Garbatella: l’Associazione “Il Cuore di Andrea” torna sul palcoscenico dello storico quartiere romano per continuare la sua battaglia contro le cardiopatie e a favore della vita. Pubblico entusiasta, emozioni profonde, sala gremita: è questa la sintesi delle due serate dedicate ad Andrea Pappalardo (1989-2017) che hanno visto come protagonista “un insegnante fuori dagli schemi”: Alberico Lombardi, il “professore-cantante”, volto noto e amatissimo del panorama artistico napoletano, che accompagna la passione per la musica alla sua professione di Docente (è Insegnante di Materie Giuridiche e Referente per l’Inclusione e l’Integrazione scolastica nell’Istituto Superiore “Carlo Levi” di Portici).
Al centro della serata la “forma canzone” di Roberto Vecchioni, quella che – come scrive il cantautore e poeta milanese – non è un’opera, non è un film, non è un romanzo; somiglia più propriamente a un quadro o a un racconto breve. E’ un’annotazione, la fotografia di uno stato d’animo, un’urgenza descrittiva che ti pulsa dentro e non puoi fare a meno di liberare”. Ma a conquistare ed incantare la platea è stato, sin dai primi accordi, il talento straordinario e versatile di Alberico Lombardi, eccezionale interprete della poetica dell’aedo di Carate, capace di parlare la lingua trascinante e universale del cuore. A scorrere, uno dopo l’altro, i brani più noti (come “Chiamami ancora amore”, “Samarcanda”, “Luci a San Siro”), ma anche i meno conosciuti (come “Le rose blu”, “Piccolo amore” e “Il cielo capovolto”) della discografia del più amato Professore italiano, l’unico in grado di “camminare sulla realtà a passi lenti”, di parlare dell’ineluttabilità del destino trasformandola in una “filastrocca per bambini” e di insegnare sempre l’altra, la “seconda verità”.
“Per amore”; andato in scena il 28 e 29 al Teatro Garbatella di Roma e rappresentato con successo in Campania nell’ambito della rassegna teatrale “Teatro Cerca Casa”; è scritto da me ed è dedicato a Roberto Vecchioni: – ha spiegato Alberico Lombardi – un maestro di vita e di arte. Le affinità con l’uomo Vecchioni mi hanno spinto a documentarmi su di lui, ascoltando tutta la sua musica e leggendo tutti i suoi libri. Ne è nato un prodotto di cui vado orgoglioso perché fa scoprire al pubblico non solo il Vecchioni che tutti conoscono, ma anche l’uomo fragile che non ha avuto una vita facile e che con grande forza decide sempre di andare avanti, riuscendo a convivere con ogni dolore”.
Accanto ad Alberico Lombardi, sul palco, i magnifici Sergio Mautone (chitarra e pianoforte) e Giorgio Scognamiglio (violino), autentici e insostituibili compagni di viaggio, lungo le tappe di quel meraviglioso gioco di equilibrio fra realtà e sogno in cui i tre artisti hanno voluto coinvolgere il pubblico. Un talento al servizio del bene, perché Alberico Lombardi ha deciso da tempo di sostenere, attraverso i suoi spettacoli, Associazioni che operano nel settore della disabilità, della prevenzione e della ricerca, come “Il Cuore di Andrea”.
“La voglia di aiutare gli altri, – ha spiegato – è stata una costante della mia vita dovuta al mestiere di insegnante di sostegno che svolgo con passione ogni giorno. Convivendo quotidianamente con chi è stato meno fortunato di me, sento il bisogno vitale di fare qualcosa per gli altri e quindi, laddove possibile, destino l’incasso di alcuni miei spettacoli ad Associazioni che operano nel sociale, nel campo della disabilità o delle malattie rare. “Il Cuore di Andrea” è un’Associazione che porto nel cuore e con cui collaboro da anni. Insieme abbiamo regalato tanti defibrillatori e attivato campagne di screening nelle scuole, compresa la mia, il Carlo Levi di Portici”.
E a prendere la parola, alla fine dello spettacolo, sono stati Marialucia Formicola, Presidente dell’Associazione, e il figlio Lino, che ne hanno spiegato la storia e le attività: nata nel 2018 e dedicata ad Andrea Pappalardo (1989-2017), giovane studente romano scomparso prematuramente a causa di una rara anomalia genetica (Sindrome del QT corto), l’Associazione promuove da anni nelle scuole la cultura della defibrillazione precoce, finanzia borse di studio, favorisce la conoscenza delle cardiopatie, effettua campagne di prevenzione con screening diagnostici, e si propone di creare una rete di associazioni che condividono gli stessi fini. “Ringrazio Alberico dal più profondo del cuore e voi che siete tantissimi stasera – ha affermato Marialucia Formicola rivolgendosi al pubblico – e ci sostenete da sette anni e mezzo. Abbiamo cercato, con la nascita di questa Associazione, di dare un senso alla nostra tragedia. Siamo arrivati finora ad oltre 5.600 elettrocardiogrammi, individuando diversi casi di sindromi cardiache nelle scuole. 38 i defibrillatori donati e moltissimi i corsi BLSD attivati. Il 17 ottobre, inoltre, all’Università Europea di Roma si svolgerà il Premio Letterario Andrea Pappalardo, perché ad Andrea piaceva moltissimo scrivere: nel suo computer abbiamo trovato “un mondo”. Così – ha proseguito Maria lucia Formicola – abbiamo deciso di aiutare ad emergere chi ha la stessa passione che aveva Andrea. Grazie a tutti. Continuate a sostenerci”.
“Seguiamo ormai da molto tempo l’Associazione “Il Cuore di Andrea” – ha dichiarato la Direttrice del Vomere Rosa Rubino – e anche in occasione di questo evento desideriamo esprimere il nostro plauso e la nostra vicinanza alla sua Presidente Maria lucia Formicola, per la sua eccezionale capacità di coinvolgere e valorizzare le eccellenze del nostro panorama artistico, ma soprattutto per l’insegnamento che ancora una volta ci consegna. Lo abbiamo del resto ascoltato dalla voce di “Alberico Lombardi-Roberto Vecchioni”: “dalla felicità non si impara nulla. Si impara soffrendo”. Perché, come dimostrano l’Associazione “Il Cuore di Andrea” e la sua straordinaria Presidente, è il dolore, anche il più profondo, a renderci invincibili. Proprio quando ci sentiamo vinti”.
Andrea Pappalardo (1989-2017), giovane studente scomparso prematuramente a causa di una rara patologia cardiaca, è nato e vissuto a Roma, dove ha conseguito la Laurea triennale in Scienze Storiche presso l’Università Europea e quella magistrale presso l’Università “La Sapienza”. Molteplici e vari i suoi interessi che spaziavano dalla letteratura e scrittura al cinema e all’arte, dai viaggi allo sport. Profonda la sua sensibilità che lo portava ad una continua dedizione alla famiglia ma anche ad un’intensa attività di volontariato.
Ad Andrea Pappalardo è intitolato un Premio Letterario promosso dall’Università Europea di Roma, giunto alla V Edizione e nato per valorizzare il talento narrativo e creativo dei giovani.
Federica Sbrana