Si inaugura oggi 5 giugno al Museo di Arte contemporanea di Alcamo, la prima assoluta della nuova mostra di Giko, artista messinese che già diverse volte è stata capace di stupire con le sue riflessioni, ogni volta differenti, pronte a scavare nell’animo umano con raffinata sensibilità.
Questa volta l’attenzione di Giko è stata attirata dal lavoro di Peter Higgs, il fisico britannico, premio Nobel nel 2013, che ha teorizzato quella che è stata poi definita come “la particella di Dio”, una particella infinitesimale che tiene insieme l’universo.
Già nel 2017 Giko aveva proposto, con una installazione, una immagine artistica della particella di Dio: oltre 30 policarbonati di varie dimensioni retroilluminati che, accompagnati da una video art che da movimento alle opere, è stata ospitata dall’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest.
A due mesi dalla scomparsa del fisico che teorizzò ciò che poi la ricerca ha confermato, Giko ha deciso di omaggiare il suo lavoro con una mostra dedicata, capace di trascinare il visitatore nel cuore dell’universo, al centro della vita.
Partendo dal caos del big bang, dal buio assoluto in cui tutto iniziò, Giko ci accompagna passo dopo passo in un mondo sempre più complesso, multiforme e colorato che si fa vita e materia, celebrando quel legame indissolubile che unisce tutto e tutti, perché tutti abbiamo una parte nell’universo, tutti siamo stelle. La nascita della terra, nel suo divenire in milioni di anni di evoluzione, prende corpo nelle vorticose pennellate sulla tela e, se di particella di Dio si parla, non può che manifestarsi nell’ultima opera come esplosione di vita.
Sedici opere, senza titolo, che costituiscono un percorso razionale ed emotivo, tangibile quando immaginifico, per rendere omaggio alla grandezza che ci circonda, da cui veniamo e a cui guardiamo per trovare ispirazione.
Higgs ha teorizzato che esista una particella “madre” e Giko ne porta sulla tela la gestazione, il primo vagito dell’universo.
La mostra sarà visitabile fino al 30 giugno.