Da Cagli a Pomodoro, da Consagra a Isgrò, la collezione dell’Ente Mostra
di Pittura documenta alcuni passaggi fondamentali di quella stagione
dell’arte italiana del secondo dopoguerra che nella linea dell’astrazione
dell’arte concettuale interpretò la spinta modernizzatrice del paese. In
un nuovo allestimento delle sale del Convento dl Carmine, la mostra che
si inaugura sabato 9 dicembre presenta un itinerario che dalle opere
degli artisti siciliani del Gruppo Forma, Consagra, Accardi e Sanfilippo,
passa per altri esponenti di punta all’area romana come Cagli e Mirko
per giungere alla scrittura segnica di Arnaldo Pomodoro e alle esperienze
della Pittura Analitica di Verna, Olivieri, Pinelli e Marchegiani che nel
corso degli anni Settanta interpretarono l’esigenza di ricondurre l’opera
agli elementi primi della visione. Una trentina le opere selezionate da
Sergio Troisi, in un percorso, che comprende anche lavori (tra gli altri) di
Ignazio Moncada, Gianni Colombo, Turi Simeti, Renata Boero e Piero
Gilardi, e che si conclude con la grande installazione realizzata da Emilio
Isgrò nel 2010, dedicata a Garibaldi nel 150° anniversario dell’impresa
dei Mille e commissionata espressamente dall’Ente Mostra.
Nel percorso trovano per la prima volta collocazione organica alcune
delle acquisizioni più recenti, pervenute nella collezione a seguito delle
mostre organizzate dall’Ente Mostra negli ultimi anni.
Arte astratta e concettuale in Italia. 9 dicembre 2022 – 29 gennaio 2023