Riceviamo e pubblichiamo
“Con l’arrivo del vaccino AstraZeneca il personale della scuola potrà finalmente essere vaccinato – afferma il segretario generale della Uil Scuola Trapani Giuseppe Termini – , ma in provincia di Trapani a partire da giovedì 25 dopo una falsa partenza e le prime prenotazioni tramite il portale dedicato, cominciano subito a profilarsi i primi intoppi: il portale consente l’accesso agli under 55 rinviando la prenotazione degli under 65 ad una fase successiva. A questo punto rimangono esclusi gli over 65 poiché il vaccino AstraZeneca non è compatibile con la loro età, pertanto questo personale risulta “over” per il vaccino ma “under” per la pensione, pertanto ritorna nuovamente in auge il personale “esodato” questa volta dai vaccini”.
Ma le difficoltà non finiscono qui: “Ci sono poi le discriminazioni nei confronti degli operatori della scuola cosiddetti “vulnerabili”, che dovrebbero essere vaccinati in una seconda fase in quanto il vaccino anti-covid prodotto da AstraZeneca non è indicato per tale categoria di soggetti, che dovranno attendere la somministrazione di altri vaccini, come Moderna o Pfizer, quando saranno disponibili”.
Altra questione riguarda poi i dirigenti scolastici. “Riguardo alle prenotazioni per il personale della scuola si assiste ad un ulteriore negligenza – aggiunge Termini -, infatti, il sistema non consente ai dirigenti scolastici di registrarsi e prenotare la data di somministrazione del vaccino, come se non appartenessero alla categoria della scuola o, ancora più grave, se la salute dei dirigenti scolastici, impegnati in presenza da settembre con inevitabile contatto con uffici, insegnanti, classi, genitori e i diversi portatori d’interesse, fosse meno importante di altri”.
“Vaccinarsi – conclude il segretario Uil Scuola Trapani – è un dovere civico, ma anche un obbligo morale al fine di tutelare non solo la propria salute ma anche tutta la comunità educante. Chiediamo, pertanto, all’Asp di Trapani di intervenire presso le autorità competenti affinché vengano meno questa intollerabili discriminazioni”.