Riccardo Novacco, presidente di Federcasa, l’associazione nazionale che riunisce tutti gli Iacp e le aziende di edilizia residenziale pubblica, assieme al vicepresidente Angelo Sala, hanno incontrato il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, per discutere delle questioni legate alla sicurezza e ai fenomeni di illegalità che investono i quartieri popolari.
Scopo dell’incontro è stato, in particolare, verificare le possibili misure che le Istituzioni possono mettere in atto per promuovere e ristabilire la legalità e la convivenza civile nei quartieri di edilizia residenziale pubblica sociale, anche attraverso il ruolo guida che gli Enti possono assumere nella riqualificazione e nel risanamento delle aree periferiche.
Tra i temi sottoposti all’attenzione del Ministro è stata evidenziata in particolare la questione delle occupazioni abusive, delle criticità delle procedure di rilascio degli alloggi, approfondendo gli strumenti di collaborazione istituzionale e tecnica fra organi dello Stato e amministrazioni degli enti territoriali. A tal proposito, il Ministro si è manifestato interessato ad approfondire, tra l’altro, la messa a punto e la diffusione dei “Protocolli e piani operativi per la prevenzione ed il contrasto alle occupazioni abusive”, strumento diffuso, anche se non generalizzato, presso gli Enti associati.
“La questione delle occupazioni abusive è di una certa evidente centralità – commenta il presidente Iacp avv. Vincenzo Scontrino – da un lato lede diritti precisi degli aventi diritto collocati nelle rispettive graduatorie comunali e che rispettosi della norma hanno partecipato ai bandi pubblici di assegnazione, dall’altro lato arreca un danno economico agli enti gestori che di fatto vedono negato il diritto a introitare i canoni di locazione, non potendo stipulare alcun contratto di locazione, per l’occupazione abusiva l’ente può chiedere una irrisoria indennità di occupazione ma che nella quasi totalità dei casi viene pure inevasa”,
“Ben venga – prosegue Scontrino – l’iniziativa annunciata dal Ministro Lamorgese, è necessari l’adozione di provvedimenti precisi sulle competenze e per ripristinare la legalità, per colpire chi si sottrae all’adozione di quelle misura che sono previste dalla norma, come il divieto assoluto agli enti erogatori di servizi pubblici a rete, di procedere agli allacci a favore di utenze che risultano occupare alloggi senza alcun titolo, tali sono le occupazioni abusive”.
“E’ di questi giorni la ribalta nazionale offerta a un caso che riguarda la città di Marsala – sottolinea il presidente Iacp – dove l’occupazione abusiva non ha riguardato un alloggio popolare libero come solitamente avviene ma che era regolarmente assegnato ed abitato. Riteniamo che ci siano state inerzie che non dovevano esserci, noi come ente abbiamo proceduto a denunciare l’occupazione abusiva così come ha fatto la titolare dell’alloggio”.
Sugli aspetti relativi alla sicurezza dei rioni popolari un ruolo lo Iacp di Trapani lo ha assunto da qualche tempo attraverso la riqualificazioni dei contenitori edilizia. “Stiamo lavorando e continueremo a farlo – spiega l’avv. Scontrino – attraverso una serie di progettazioni finanziate dalla Regione e che derivano anche dai Piano Operativi Fesr (fondi europei), restituendo dignità abitativa pensiamo che si può ridurre l’incidenza di presenze di soggetti appartenenti alla criminalità di ogni forma. Ci apprestiamo anche come Iacp in coincidenza della prossima celebrazione del centenario della fondazione, a ricercare forme di più stretta collaborazione con gli abitanti dei rioni, perché loro per primi possano agire a tutela del territorio dove vivono, sapendo che l’ente è sempre pronto a sostenere le iniziative che occorrono per la difesa della legalità e la tutela dell’ambiente”.