Ossessionati dal bombardamento di notizie e commenti sulla pandemia e sulle toto-previsioni relative alle prossime occupazioni dei massimi vertici dello Stato, noi italiani veniamo colpiti non solo da tale “guscio” ma anche e sopratutto dal “nocciolo” delle due questioni.
E se si può sopportare con una certa pazienza la prima, catalogandola magari come calamità naturale di difficile decrifrazione ma sempre incombente su tutti, appaiono aberranti le seconde per il particolare rovello che la caratterizza.
Sondaggisti, opinionisti, politicanti, perditempo di ogni specie fanno sfoggio di lungimiranza rimanendo “impantanati” su interrogativi, pronostici e considerazioni che non possono non mortificare l’intera nazione: “Draghi rimarrà a fare il Presidente del Consiglio dei Ministri o preferirà andare al Quirinale? E se dovesse scegliere quest’ultima soluzione divenendo Presidente della Repubblica, non saremmo nei guai per trovare un decente sostituto da mandare a Palazzo Chigi? Ma non sarebbe meglio se restasse dov’è e cercare qualche altro per la carica di Presidente della Repubblica, magari Mattarella per un altro settennato, oppure l’inossidabile ultra 85-enne Berlusconi, se non qualcuno degli sperimentati politici di lungo corso?”. E fra questi ultimi si trovano inseriti in ottima posizione nei sondaggi-proposta i nomi di Giuliano Amato, Emma Bonino, Pier Ferdinando Casini, Massimo D’Alema, Letizia Moratti, ed altri che sanno di … usato sicuro o di proposta indecente.
DOMANDA – Ora sorge spontanea questa domanda: è possibile non trovare alternative?
L’interrogativo deprime se si parte da un semplice calcolo della popolazione italiana e dall’art. 84 della Costituzione Italiana recitante: “Può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino italiano che abbia compiuto 50 anni di età e goda dei diritti civili e politici”.
Infatti se si tolgono dall’intera popolazione (stimata dall’Istat all’inizio del 2021 in poco più di 59 milioni) le persone di età inferiore a 50 anni (circa 32 milioni) restano 27 milioni di ultra cinquantenni potenzialmente eleggibili. .
Poi, con riferimento alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, i possibili candidati potrebbero essere ben 50 milioni, ossia gli italiani dai 18 anni in su, considerando che teoricamente basta essere maggiorenni per ricevere dal Presidente della Repubblica l’incarico di formare un Governo e chiedere la fiducia alle Camere (anche se, paradossalmente, bisogna aver compiuto 25 anni per entrare a far parte della Camera dei Deputati e 40 anni del Senato).
RISPOSTA – Sulla base di una deduzione logica, se si ha difficoltà a trovare altri e validi candidati per la scelta del Presidente della Repubblica o del Capo del Governo con i predetti “numeri” (pur comprendenti professionisti, imprenditori, docenti di tutti i livelli scolastici, ecc.), noi italiani siamo ridotti proprio male.
Anzi, se si aggiunge che per tanti onniscienti presenzialisti non sono più concepibili schieramenti politici “di sinistra e di destra” (salvo a richiamarli quando conviene) e senza un “leader” (in tempi passati frutto dell’esecrabile culto della personalità, ora elemento indispensabile come il “cane di mànnara” per i greggi), siamo da considerare una massa di incapaci e/o imbecilli.
Michele Pizzo