Riprogrammare i fondi europei ancora disponibili relativi al periodo 2014-2020 al fine di utilizzarli traducendoli in misure di sostegno, per imprese e cittadini, contro la crisi. Dopo il via libera di Bruxelles, come le altre Regioni, anche
la Sicilia è al lavoro per riprogrammare le risorse ancora libere, potendo contare sull’ampliamento – disposto sempre dalla Commissione europea – degli ambiti di intervento in cui poter impiegare i fondi disponibili, al fine di rispondere
all’emergenza Covid. Un percorso non facile che deve rispettare tempi stringenti e un’impostazione che sappia armonizzare gli interventi strutturali di medio, lungo periodo con le esigenze immediate dei settori che devono ripartire
subito.
Scuole, imprese e operatori economici. Sono questi i settori attorno ai quali ruota la prima parte della riprogrammazione delle risorse del Fesr e del Poc, individuati dal governo Musumeci per dare attuazione alle norme
di sostegno post-Covid contenute nella Legge finanziaria regionale.
Quattrocento milioni di euro, – fa sapere una nota della Regione – che si aggiungono agli altri cento milioni già messi
in campo per l’assistenza alimentare alle famiglie più disagiate.
“E’ un primo passo – ha sottolineato il Presidente Musumeci – dello schema di accordo con lo Stato, condiviso con il Dipartimento per le Politiche di coesione del ministero per il Sud”.
La Giunta ha proceduto anche alla nomina del nuovo Dirigente generale del Dipartimento regionale della Programmazione. E’ Federico Lasco, attuale Dirigente a Roma dell’Agenzia per la Coesione territoriale, con
un’esperienza pluriennale nel campo della programmazione comunitaria.