I Carabinieri della Stazione di Monreale hanno arrestato, con l’accusa di tentata estorsione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, un 20enne palermitano già noto alle forze dell’ordine.
Dapprima intervenuti presso l’abitazione di un 26enne del luogo, che aveva appena segnalato il tentativo di accedervi da parte di ignoti, i militari hanno appurato che la vittima, in realtà, conosceva il presunto autore del fatto, e che proprio il 20enne, dopo contatti telefonici avuti nel frattempo con il 26enne, sarebbe tornato, nel giro di poco tempo, per riscuotere il pagamento di una partita di droga non pagata.
I Carabinieri hanno quindi atteso l’arrivo del giovane, trovandolo in possesso, dopo averlo identificato e perquisito, di 24 dosi di crack, di quasi 600 euro in banconote e monete di vario taglio, oltre a una carta prepagata sottratta al 26enne qualche giorno prima, a titolo di risarcimento per la sostanza stupefacente non pagata.
Insieme al 20enne, era giunto presso l’abitazione della vittima anche un 48enne, denunciato per il porto ingiustificato di un bastone di legno.
Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Termini Imerese ha convalidato l’arresto del 20enne, disponendo l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.
La sostanza stupefacente in sequestro sarà campionata ed analizzata dal competente Laboratorio del Comando Provinciale di Palermo, per le rituali verifiche qualitative e ponderali.
È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, pur gravemente, e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo l’emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.