L’assessorato della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro della Regione Siciliana, attraverso l’Ufficio speciale Immigrazione, ha pubblicato un avviso rivolto agli enti del terzo settore, per la co-progettazione e la realizzazione di interventi sociali e di assistenza sanitaria e socio-sanitaria a tutela dei cittadini stranieri vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo.
Gli interventi dovranno svilupparsi nella provincia di Trapani e in particolare nei territori dei comuni di Campobello di Mazara, Castelvetrano, Alcamo e Marsala, che storicamente vedono impiegato un numero molto alto di braccianti agricoli stagionali nel periodo autunnale, per la raccolta di uva e olive. Nello specifico, le attività dovranno interessare gli insediamenti che insistono nelle aree più critiche per sovraffollamento e precarie condizioni igienico-sanitarie e abitative, come l’area di “Fontane d’oro” a Campobello di Mazara.
Oggetto della co-progettazione è l’attivazione di unità mobili costituite da équipe multidisciplinari (medico, infermiere professionale, mediatore linguistico-culturale, psicologo, esperto legale in materia di normativa dell’immigrazione, assistente sociale ed educatore) in grado di fornire assistenza sanitaria e socio-sanitaria ai lavoratori stranieri. Le unità mobili dovranno fornire interventi di medicina di prossimità e facilitare la presa in carico dei bisogni sociali e primari di salute dei migranti da parte delle strutture del servizio sociale e sanitario locale, favorendone l’inclusione.
Gli enti del terzo settore interessati alla co-progettazione dovranno presentare tutta la documentazione all’Ufficio speciale Immigrazione entro il prossimo 26 settembre 2022. L’avviso completo e la documentazione sono disponibili aquesto link.
Le attività sono finanziate con 180 mila euro, a valere su fondi Fami 2014-2020 e Fse Pon Inclusione 2014-2020, attraverso i programmi Su.pr.Eme. e P.I.U. Su.Pr.Eme.
Su.Pr.Eme. Italia (Sud Protagonista nel superamento delle Emergenze in ambito di grave sfruttamento e di gravi marginalità degli stranieri regolarmente presenti nelle cinque regioni meno sviluppate) è finanziato dai fondi AMIF – Emergency Funds della Commissione Europea – DG Migration and Home Affairs. P.I.U. Su.Pr.Eme. (Percorsi individualizzati di uscita dallo sfruttamento) è co-finanziato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, Direzione generale dell’Immigrazione e delle politiche di integrazione e dall’Unione Europea, Pon Inclusione Fondo sociale europeo 2014-2020.
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