Gli agenti del Commissariato di P.S. di Marsala, nella sera di sabato 13 novembre, hanno tratto in arresto L.F, classe ’72, per atti persecutori, violazione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e danneggiamento. L’uomo, infatti, già destinatario di un divieto di avvicinamento nei confronti della propria ex compagna, nella tarda serata di sabato, aveva intrapreso un inseguimento, a bordo del proprio veicolo, dell’autovettura condotta dalla predetta donna, che veniva ripetutamente tamponata e spinta fuori dalla carreggiata.
La donna riusciva a contattare la Polizia di Stato che interveniva prontamente, tanto che gli agenti riuscivano a fare arrestare l’autovettura dell’uomo. Quest’ultimo, tuttavia, in preda all’ira, scendeva dalla macchina per dirigersi verso il mezzo condotto dalla donna che colpiva con ripetuti pugni sia dal lato del conducente sia da quello del passeggero. Gli agenti, pertanto, con non poca difficoltà, riuscivano a contenere l’aggressore, e, dopo averlo bloccato, lo ammanettavano conducendolo presso gli uffici del Commissariato di P.S. di Marsala.
I poliziotti ascoltavano il racconto della vittima la quale, nella circostanza, si accompagnava con un uomo. Questa riferiva di aver notato un’autovettura che la seguiva e che si poneva durante la marcia particolarmente vicino, tanto da venire in contatto con il mezzo dalla stessa condotto e tamponarlo più volte, spingendolo fuori dalla sede stradale.
La donna riconosceva nell’uomo alla guida del mezzo il proprio ex compagno, nei cui confronti, un mese addietro, aveva sporto denuncia per minacce ed atti persecutori, tanto che L.F. era stato destinatario di un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e che, peraltro, proprio nella mattina del 13 novembre u.s., era stato nuovamente denunciato dalla vittima.
La Procura della Repubblica di Marsala ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti dell’uomo, misura confermata dal G.I.P. presso il Tribunale durante l’udienza di convalida celebratasi nella mattina odierna. Per l’aggressore anche l’applicazione del “braccialetto elettronico”.