Riceviamo e pubblichiamo
In Sicilia si e’ aperta la ‘caccia’ ai voti dei cacciatori? A quanto
pare si’ – denunciano Legambiente, Lipu e Wwf – con riferimento alla
campagna elettorale per le regionali ed alla recente querelle
giudiziaria proprio sulla caccia.
Come noto, nelle scorse settimane il TAR Palermo, in accoglimento
dell’istanza delle Associazioni ambientaliste ed animaliste, ha
sospeso il ‘Calendario venatorio’ regionale anche nella parte in cui
autorizzava l’apertura anticipata della caccia al 1° settembre, in
aperta violazione della legge statale n. 157/92 sulla tutela della
fauna – che prevede la terza domenica del mese – e contro il parere
scientifico di ISPRA. Sospensione recentemente confermata anche dal
Consiglio di Giustizia Amministrativa, al quale si erano appellate
alcune associazioni venatorie.
Adesso – mentre la Regione Siciliana non ha ancora dato esecuzione
alle decisioni di TAR e CGA, con una gravissimo condotta omissiva e di
inadempimento agli ordini del Giudice e nonostante una formale diffida
di Legambiente, Lipu e Wwf – c’e’ chi sembra voler sfruttare questa
situazione per raccogliere facili consensi elettorali.
Da una parte, stando ai rumors delle chat e dei gruppi social dei
cacciatori, l’Assessore regionale all’agricoltura Toni Scilla starebbe
per firmare un decreto ”last-minute”, un provvedimento
”salva-doppiette” per riaprire la stagione venatoria il prossimo 1
settembre. Se fosse vero, si tratterebbe di un decreto-truffa col
chiaro scopo di aggirare l’ordinanza del TAR Palermo ed eludere il
decreto del CGA che hanno sospeso il calendario venatorio, a suo tempo
emanato proprio da Scilla.
Dall’altra parte, durante un recente comizio tenuto a Caltanissetta e
postato su Facebook (https://fb.watch/e-B012XhH6/ al minuto 20:20) il
candidato alla presidenza Cateno De Luca ha rivolto un chiaro
messaggio ai cacciatori con la demagogica promessa di far riaprire la
caccia il 1° settembre. Pur non avendone alcun potere, di fatto De
Luca preannuncia un provvedimento in aperto contrasto con le decisioni
della Magistratura, quasi incitando i cacciatori a violare le leggi!
Legambiente, Lipu e Wwf si augurano che tali notizie vengano
immediatamente smentite dai diretti interessati e che tutte le forze
politiche presenti in questa competizione assumano, in maniera seria e
decisa, chiari impegni in favore della tutela della fauna, per la
conservazione della biodiversità siciliana e contro il bracconaggio.