Un concerto ispirato agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU
17 brani musicali, tanti quanti sono gli obiettivi di sviluppo sostenibile dettati dall’Agenda 2030 sottoscritta dai 193 Paesi delle Nazioni Unite nel settembre 2015. È stato così articolato l’Agenda Concert 2030- in programma all’interno del prestigioso Nervi Music Ballet Festival ai Parchi di Nervi di Genova- che lo scorso sabato 16 luglio ha visto il debutto della liaison tra la siciliana Women Orchestra e l’interprete, musicista e compositrice genovese Alessia Cotta Ramusino.
“La Women Orchestra- dichiara la Direttrice Alessandra Pipitone- che da sempre vede nella musica anche uno strumento per sensibilizzare ai temi sociali, non poteva non sposare il progetto di Alessia Ramusino, ambasciatrice Unicef impegnata già da qualche anno nella responsabilizzazione a favore degli importantissimi obiettivi di sostenibilità contemplati nel Piano dell’Onu”.
Dalla lotta alla povertà, al lavoro dignitoso, all’importanza della parità dei diritti per l’inclusione sociale: i goals del Piano delle Nazioni Unite sono stati raccontati attraverso l’esecuzione di brani musicali quali “Heal the world” di Michael Jackson, “True Colors” di Billy Steinberg e Tom Kelly, “Now we are free” di Hans Zimmer e “Aria- The breath of Earth” di Alessia Cotta Ramusino.
Il concerto è cominciato con una toccante esecuzione di “Nuovo cinema Paradiso” di Ennio Morricone, e ha visto la sua conclusione ideale nel brano “YALLAH – Respect and love”, composto dalla stessa Alessia Cotta Ramusino con l’intento di diffondere la cultura del rispetto contro ogni forma di violenza.
E la partecipazione della Women Orchestra- nata nel 2017 proprio nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne- è stata fortemente voluta e non certo casuale.
“Con la Women Orchestra, con queste splendide professioniste- racconta Alessia Cotta Ramusino- è nata una forte intesa di ideali e musica fin dallo scorso 8 marzo, quando ci esibimmo in un flash mob musicale ad hoc contro la violenza sulle donne sulla scalinata dello splendido Teatro Massimo di Palermo”. “Tengo molto a questa collaborazione anche perché trovo che mettere in luce il talento di un’orchestra tutta al femminile significhi anche contribuire a rendere concreti i propositi della parità di genere e delle pari opportunità, argomenti molto trattati e poco attuati. L’impegno di dare concretezza alle parole è per me motivo di grande soddisfazione”.
“Essere parte attiva di un progetto che mira a sensibilizzare ai temi della sostenibilità e dell’inclusione sociale- conclude la Pipitone- rappresenta per noi un ampliamento e una sorta di evoluzione del nostro progetto, che coniuga musica e sociale fin dal suo esordio. Siamo entusiaste di avervi preso parte con una formazione di ben trenta elementi, e siamo già pronte a nuove significative trasferte”.