Ranieri Guerra, Direttore generale aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, esprime un cauto ottimismo nell’intervista rilasciata ieri al Corriere della Sera: “Siamo ad un ottimo punto. Il sistema di monitoraggio funziona e
trasmette un quadro incoraggiante, a parte qualche variabilità che però non preoccupa ed era comunque prevista”.
L’ipotesi di una ripartenza della curva epidemiologica continua a spaventare, ma l’Italia ha ‘riaperto i battenti’ e molto dipenderà, ora come nei mesi precedenti, dai comportamenti dei cittadini, soprattutto in vista dell’estate. Una ‘stagione
tricolore’ quella consigliata dal Direttore generale Oms, che suggerisce di trascorrere le vacanze in Italia: “Non mi avventurerei in viaggi all’estero verso Paesi, e mi riferisco anche all’Europa, dove non c’è la garanzia per chiunque, a
prescindere dalla nazionalità, di avere un supporto sanitario di alto livello. Non c’è niente di più sicuro come il nostro servizio sanitario”.
“Per non contare il valore etico di una vacanza in Italia. Scegliendo una vacanza tricolore – aggiunge – partecipiamo al rilancio dell’economia turistica. Tutti dobbiamo contribuire al rilancio”.
Nel frattempo il Sistema sanitario nazionale e regionale si riorganizza e guarda avanti.
In Sicilia, si è svolta ieri una riunione in videoconferenza del Comitato tecnico scientifico, che ha visto la presenza dell’Assessore Ruggero Razza.
La Fase 1 ha consentito di affrontare il periodo del ‘picco epidemiologico’, ora – senza nascondersi difficoltà e criticità, comprese quelle delle ultime ore – si pensa alla ‘normalizzazione’ della Sanità siciliana.
“Il lavoro del Comitato tecnico scientifico e dell’Assessorato – si legge in una nota della Regione – prosegue con fiducia reciproca immutata e mai venuta meno, frutto soprattutto degli importanti risultati ottenuti nel fronteggiare l’emergenza
nella sua fase più critica. Nei prossimi giorni sono previsti ulteriori confronti con l’assessore Razza per definire il graduale percorso di normalizzazione dei reparti, dei presidi, dei centri e degli ambulatori siciliani, tenendo conto dell’andamento
epidemiologico”.
In programma per la prossima settimana anche diverse ‘site visit’ presso le strutture destinate ai pazienti Covid.
La situazione non è semplice. Dopo l’inchiesta “Sorella Sanità”, che ha portato all’arresto di dieci persone, si è aperto a Catania il caso ‘Esculapio’ relativo all’erogazione di indennità di accompagnamento e pensioni di invalidità a persone che non risulterebbero titolari di tale diritto.
“All’autorità giudiziaria e ai Carabinieri di Catania – ha commentato l’Assessore Razza – va il sentito apprezzamento delle Istituzioni regionali per i risultati di questa attività investigativa, rinnovo l’invito sempre più pressante a tutti i cittadini affinché denuncino comportamenti che ritengono illeciti. In molte province dell’Isola da tempo abbiamo avviato una collaborazione costante con l’autorità giudiziaria affinché vengano perseguite condotte criminose. La pubblica
amministrazione – ha sottolineato – non ha i mezzi di ricerca della prova che sono tipici dell’attività investigativa, ma può essere inflessibile quando vengono accertate responsabilità che ci vedono, come in questo ulteriore caso, persona
offesa”. Razza ha aggiunto che “l’Asp di Catania, ovviamente, si farà parte civile nel processo e adotterà i provvedimenti disciplinari sui propri dipendenti. Ma in questa situazione come nelle altre passate ed in quelle future esiste solo una
misura: essere inflessibili con chi commette reati”.
F.S.