La Cgil costituisce il Dipartimento Socio Sanitario e il Dipartimento Cultura e Formazione

La Cgil costituisce il Dipartimento Socio Sanitario e il Dipartimento Cultura e Formazione Tutelare il diritto alla salute dei cittadini, italiani e stranieri, affinché siano garantiti servizi sanitari accessibili, efficenti e di qualità e puntare sulla cultura e sulla formazione per la crescita del territorio trapanese.Con questi obiettivi la Cgil di Trapani ha istituito il “dipartimento socio sanitario” e il “dipartimento cultura e formazione”.A coordinare i dipartimenti, che tra i componenti contano i rappresentanti delle categorie che compongono la Cgil, sono stati chiamati il segretario provinciale dello Spi Cgil Franco Colomba, per il “dipartimento socio sanitario”, e il segretario provinciale della Flc Cgil Ignazio Messana, per il “dipartimento cultura e formazione”.  Tra gli obiettivi, in ambito socio sanitario, la Cgil si propone di “contribuire, in sinergia con le categorie, ad attivare nel territorio un’azione di confronto con le Istituzioni, Comuni e Asp, per garantire ai cittadini, il diritto all’assistenza e alle cure, chiedendo ad esempio, di abbattere le lunghe liste di attesa che allontanano i cittadini più fragili dal diritto alle cure e di innovare il sistema socio sanitario con l’utilizzo delle risorse che, a breve, arriveranno dall’Europa”.Il dipartimento cultura e formazione si occuperà, tra le attività, di “promuovere tra le Istituzioni investimenti nell’istruzione, nella cultura, nella ricerca e nella formazione per una reale crescita del territorio che sia trainata anche dal sapere e dalla valorizzazione del patrimonio culturale”.”Con i dipartimenti – dice la segretaria generale della Cgil di Trapani Liria Canzoneri – ci proponiamo di affrontare alcune delle politiche strategiche del sindacato in maniera sinergica e organica per proporre e condividere con le Istituzioni i nostri piani di intervento per lo sviluppo del territorio. Nel territorio trapanese arriveranno molte risorse economiche, un’opportunità che non può essere sprecata”.
Maria Emanuela Ingoglia