Quinto appuntamento con Sicilian Puppets Series, la rassegna annuale ideata dal Museo delle Marionette che vede coinvolte le 10 compagnie di Opera dei pupi della “Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell’Opera dei pupi”.
Sono 80 gli spettacoli che, fino al 31 ottobre, verranno messi in scena in streaming, gratuitamente (e in presenza non appena possibile) dai teatri stabili di Opera dei pupi e dai luoghi della cultura di cinque comuni siciliani.
Questo fine settimana sarà la volta delle compagnie Argento di Palermo e Gargano di Messina.
Link diretta streaming: mwww.facebook.com/museoantonio.pasqualino/
Il programma di questo weekend
Sabato 6 marzo ore 21
La morte di Agricane
Compagnia Famiglia Argento
Agricane chiede in sposa Angelica e al suo rifiuto scatena una guerra contro il Re Galafro.
Vince, ma Angelica fugge in cerca di aiuto. Fiordeligi le racconta che alcuni cavalieri sono prigionieri di un incantesimo della maga Fellerina e le consegna un anello magico che può renderla invisibile. Angelica entra nel castello nascondendo l’anello magico in bocca e riesce a liberare tutti i cavalieri e riconquistare il suo regno con l’aiuto di Orlando.
Compagnia Famiglia Argento. La compagnia annovera maestri pupari dal 1893 e custodisce un bagaglio di storie e tecniche, un’eredità tramandata da generazioni, che adesso è nelle mani di Vincenzo Argento e dei suoi figli Anna, Nicolò, Dario, della moglie Teresa e del nipote Christian che, ogni giorno, con dedizione e una cura dei dettagli, portano in scena con i pupi siciliani avventure spettacolari.
Vincenzo Argento (1938) è figlio e nipote di puparo. Il nonno, don Cecè (1873), oprante e scultore di teste, è stato allievo dei Pernice e di Costantino Accardi e, in attività dal 1893, ebbe il suo teatro in diverse borgate e paesi delle province di Palermo e Agrigento e in diverse vie del quartiere palermitano di Borgo Vecchio. Il figlio di don Cecè, Giuseppe (1912), lo accompagna in vari quartieri e borgate palermitane e della Sicilia occidentale, fin quando nel 1934 si mette in proprio. Vincenzo all’epoca ha poco meno di dieci anni e inizia ad apprendere l’arte del puparo. Suona il pianino a cilindro durante gli spettacoli, fin quando il padre non gli affida il ruolo di secondo manovratore. Nel frattempo Giuseppe eredita il mestiere e il teatro di don Cecè e porta avanti la sua attività fino al 1985. Dopo la scomparsa del padre, Vincenzo Argento riprende le redini della compagnia facendo tesoro del patrimonio trasmessogli. Gli Argento hanno portato negli anni i propri spettacoli in giro per il mondo, dall’America alla Spagna e alla Germania.
Domenica 7 marzo ore 18
Scontro tra Perseo e Medusa
Compagnia Opera dei pupi messinesi Gargano
Regia:Venerando Gargano
Voci:Venerando Gargano, Margherita Bonanno
Manovratori: Venerando Gargano, Margherita Bonanno, Giorgio Gargano, Martina Gargano
Lo spettacolo narra le vicende dell’eroe greco Perseo, dalla nascita fino allo scontro con Medusa.
Acrisio, sovrano di Argo, esilia la figlia Danae e il nipote Perseo, figlio di Zeus, in quanto l’oracolo ha predetto che la sua morte sarebbe avvenuta per mano del nipote. Così il bambino e la madre vengono affidati a Polidette, sovrano dell’isola di Serifo. Il re si innamora perdutamente della donna che tuttavia lo rifiuta. Perseo intanto cresce assumendo sempre più le sembianze di un dio e ciò rende inquieti gli altri dei che chiedono a Polidette di eliminarlo, inviandolo a prendere la testa di Medusa. Perseo parte per l’impresa sperando di salvare la madre dalle insidie del malvagio re. Zeus, tramite la dea Atena, manda a Perseo le divine armi che aiuteranno il giovane nello scontro con Medusa.
Compagnia Opera dei pupi messinesi Gargano. I Gargano sono l’ultima famiglia di opranti di tradizione ancora attiva nella città di Messina. Originaria di Acireale, iniziano a operare a Messina a partire dai primi del Novecento. Il capostipite è Venerando Gargano, proveniente da una famiglia borghese che avrebbe desiderato un avvenire diverso per il figlio. Ma l’ostinata passione di Venerando per i paladini riesce ad avere la meglio sulla volontà dei genitori ed egli comincia prima a collezionare e poi a costruire i pupi, mettendo in scena gli spettacoli nella sua fabbrica di sedie. Il figlio, don Rosario Gargano, affianca giovanissimo il padre e, a soli diciassette anni, scrive un’opera che diventerà l’elemento distintivo della famiglia Gargano nel variegato mondo dell’Opera dei pupi: la storia di Bellisario da Messana, messa in scena con novantanove episodi. Nel 1912 Rosario Gargano è chiamato a Messina da Ninì Calabrese per prestare la voce ai suoi pupi. Si trasferisce così nella città dello Stretto, dove nel 1920 apre un proprio teatro, il “Teatro Nuovo Messina”, con l’aiuto del figlio Venerando.
Nel 1964 un grave incendio distrugge il suo teatro, l’“Arena Gargano”, con gran parte dei pupi lì custoditi. Si apre così un periodo difficile, ma la passione per questo mestiere fa sì che il cavaliere Venerando con l’aiuto del figlio Rosario ricostruisca tutti i pupi e continui l’attività. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1978, nonostante la mancanza di un teatro stabile, il figlio Rosario prosegue in modo itinerante l’attività utilizzando pupi di dimensioni più piccole rispetto alla tradizione della Sicilia orientale, e dunque facilmente trasportabili. Alla sua morte (2000) il figlio Venerando, con i fratelli Giorgio e Rosaria, continuano a portare avanti l’antica tradizione della famiglia nonostante la perdurante assenza di una struttura teatrale stabile.
Zona gialla, le visite su prenotazione al Museo Pasqualino
Durante la settimana, sarà possibile visitare la collezione del Museo Pasqualino (piazzetta Antonio Pasqualino, 5, Palermo) nel rispetto delle norme anticovid, su prenotazione, chiamando il numero 091/328060, il lunedì dalle 10 alle 14 e, dal martedì al venerdì, dalle 10 alle 18.
La rassegna Sicilian Puppets Series è organizzata dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari in qualità di soggetto referente della “Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell’Opera dei pupi – #OPERADEIPUPI.IT#” e si inserisce nell’ambito del progetto “The Image of Oral Thought”. Per un modello di salvaguardia del teatro dell’Opera dei pupi siciliani, finanziato dal Ministero dei Beni Culturali e delle Attività Culturali e del Turismo, Legge 20 febbraio 2006, n. 77 “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti e degli elementi di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella ‘lista del patrimonio mondiale’, posti sotto tutela dell’UNESCO”.
La manifestazione è inoltre organizzata con il contributo di: Regione Siciliana – Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e Assessorato del Turismo dello sport e dello spettacolo; in collaborazione con: Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici – SIMBDEA, Fondazione Ignazio Buttitta; con il patrocinio di: ICOM Italia e UNIMA.