Una collaborazione nata alcuni anni fa nel segno della solidarietà e della condivisione di valori irrinunciabili:
è quella che lega “Il Vomere” all’Associazione “Il cuore di Andrea”, intitolata al giovane studente romano
scomparso nel 2017 ad appena 27 anni a causa di una rarissima patologia cardiaca.
Moltissime le iniziative promosse nel Lazio e in tutta Italia dalla Presidente Maria Lucia Pappalardo e dal
Vice Presidente Francesco Pappalardo, finalizzate a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della ricerca
nel campo delle malattie genetiche del cuore, in modo particolare quelle aritmogene ereditarie.
L’Associazione promuove da anni nelle scuole la cultura della defibrillazione precoce, finanzia borse di
studio per la ricerca, favorisce la conoscenza delle cardiopatie, effettua campagne di prevenzione con
screening diagnostici e si propone di creare una rete di associazioni che condividono gli stessi fini. Ma ad
Andrea Pappalardo è intitolato anche un Premio Letterario promosso dall’Università Europea di Roma, nato
per valorizzare il talento narrativo e ispirato alla stessa passione che portò il giovane studente romano a
scrivere diversi racconti che la famiglia sta progressivamente pubblicando. Come quelli raccolti nel volume
“Bianche sponde… sotto una lesta aurora” (D’Ettoris Editori 2018), presentato a Marsala lo scorso dicembre
nell’ambito di un’iniziativa promossa dalla Direttrice del Vomere. “Dopo quell’evento – ha ricordato Rosa
Rubino – nella nostra città si è levata una straordinaria onda emotiva che portato all’acquisto di ben 12
nuovi defibrillatori”.
Ed è su questa strada che “Il cuore di Andrea” continua a diffondere il bene entrando nelle scuole, parlando
con studenti e docenti, vincendo inerzie e ritardi burocratici, tessendo reti virtuose, creando sinergie.
“Ciao, siamo l’Associazione Il Cuore di Andrea. Stiamo organizzando screening elettrocardiografici in un
centro estivo e in due Istituti Comprensivi scolastici di Roma per individuare precocemente sindromi
cardiache rare e in questo modo contribuire a salvare soprattutto giovani vite”: così si legge nella pagina
della piattaforma di crowdfunding dedicata alla campagna recentemente lanciata dall’Associazione. “Per
conseguire questi obiettivi – e continuare a donare defibrillatori – abbiamo bisogno di fondi. Anche il più
piccolo contributo è importante per aiutarci a svolgere questa missione”.
“Parole semplici, dirette, potenti. Perché il bene non si deve dire, ma fare e ha bisogno di azioni concrete. –
ha sottolineato la Direttrice del Vomere Rosa Rubino – Ed è per questo motivo che abbiamo deciso di
sostenere la campagna dell’Associazione, facendo appello alla generosità straordinaria della nostra
comunità In mille occasioni Marsala ha dato prova di solidarietà, altruismo e partecipazione alle tante
battaglie che hanno visto “Il Vomere” in prima linea e anche oggi siamo accanto al “Cuore di Andrea” pronti a
fare la nostra parte”.
C’è un link. C’è l’amore infinito di una famiglia che ha scelto – e non è mai semplice – di trasformare il dolore
lacerante di una perdita nel desiderio di salvare altre vite. C’è un Paese – il nostro – in cui è necessario
diffondere quanto più possibile la cultura del primo soccorso e della prevenzione. C’è bisogno della
solidarietà e dell’aiuto di ognuno di noi. Perché, scrive Andrea Pappalardo, lo scopo della nostra vita “non è
evitare di fare il male, ma fare il bene, portarlo a chi non ce l’ha. E Dio ti ha messo qui per fare quello”.
Per una donazione basta collegarsi al link:
https://gofund.me/c2347a03
e cliccare su “Fai una donazione” e “Condividi”
Andrea Pappalardo (1989-2017) è nato e vissuto a Roma, ha conseguito la Laurea triennale in
Scienze Storiche presso l’Università Europea di Roma con una tesi su “Il Congresso di Vienna e la
Santa Sede” e quella magistrale presso l’Università “La Sapienza”, con una tesi di Storia
Contemporanea intitolata “Vienna e Parigi, due paci a confronto”. Parallelamente allo studio
universitario Andrea ha coltivato la passione per la narrativa, in particolare frequentando un Corso di
Scrittura presso la Scuola Omero (esperienza da cui hanno origine molti degli elaborati raccolti nel
libro Bianche sponde…sotto una lesta aurora) e collaborando alla stesura di un volume di memorie.
Molteplici e vari i suoi interessi che spaziavano dalla letteratura e dalla scrittura al cinema e all’arte,
dai viaggi allo sport. Profonda la sua sensibilità che lo portava ad una continua dedizione alla
famiglia ma anche ad un’intensa attività di volontariato, svolta prestando instancabilmente
assistenza alle famiglie bisognose presso la “Casa di Cristian” (il Centro di prima accoglienza della
Caritas per madri senza fissa dimora), gli anziani ospitati nella Casa di riposo “Boccone del Povero”
e nell’Istituto “Santa Margherita”, i bambini del catechismo presso la Parrocchia “Regina Pacis”.
Ha frequentato fin dall’infanzia i campeggi estivi coordinati da Alleanza Cattolica, svolgendo negli
ultimi anni anche funzione di tutoraggio; dal 2009 ha partecipato alle iniziative del Centro
Universitario Internazionale Collalto dell’Opus Dei e, dal 2013, ha seguito le catechesi dei Dieci
Comandamenti e dei Sette Segni guidate da Don Fabio Rosini.
I suoi scritti, autentici riflessi di un’anima, rappresentano la più fedele testimonianza di una profonda
spiritualità e di una straordinaria passione per la vita.