La settimana con i pupi e i seminari di (De)rive di civiltà:
il Mediterraneo e i riflessi coloniali in letteratura. Ad aprile il ciclo Ereditare. Semiotica del patrimonio culturale
Il prodigio si compie ogni lunedì alle 11, e da martedì a sabato alle 17, in Sala teatro, con gli spettacoli dal vivo. Protagonisti i pupi del Museo Pasqualino, che si troveranno ad affrontare duelli, incantamenti, magie e colpi di scena, innamoramenti. Un rito collettivo che si ripete e nel suo farsi si rinnova.
In scena vicende narrate da Giusto Lo Dico nella sua Storia dei paladini di Francia, e con queste Carlo Magno, Orlando e Rinaldo, Angelica, il mago Malagigi, in uno spettacolo sempre diverso e avvincente.
Biglietto: 10 euro (intero) – 8 euro (ridotto)
Prenotazione obbligatoria al numero 091.32 80 60
In accordo alle nuove regole sul contrasto alla pandemia, per gli spettacoli è necessario esibire il Super Green Pass e indossare la mascherina Ffp2; si dovrà esibire il Super Green Pass anche per accedere al museo o in biblioteca.
(De)Rive di civiltà: una serie di narrazioni mediterranee
il Mediterraneo e i riflessi coloniali in letteratura
Nuovo appuntamento con il ciclo di seminari online (De)Rive di civiltà. Al centro
il Mediterraneo, punto di incontro fra l’Europa, l’Africa e l’Asia, da sempre luogo di incontro e scontro tra civiltà. Si tratta di uno spazio-tempo sedimentato i cui substrati riverberano le proprie ombre e luci sul presente, un presente che ci pone di fronte a questioni che fanno del Mediterraneo il luogo privilegiato di interrogazioni, dibattito e analisi critica. Il ciclo di seminari si propone di mettere in discussione le narrazioni dominanti per dare voce all’inascoltato, rileggere il presente e svelarne aspetti inattesi. Dalla storia alla letteratura, all’arte, dalla linguistica all’antropologia, all’etnomusicologia fino alla geopolitica: questo percorso di attraversamento dello spazio e del tempo si pone l’obiettivo di offrire una visione plurale del Grande Mare per mettere in discussione le nostre gabbie concettuali e proporre inaspettati ordini critici.
Martedì 22 marzo, alle 15, Laura Restuccia, professore associato di Letterature comparate, parlerà de Il Mediterraneo risponde: riflessi coloniali tra le due sponde del mare in alcuni esempi letterari.
http://www.uniattiva.it/derive-di-civilta/
Al via da aprile al Museo il ciclo di seminari
Ereditare. Semiotica del patrimonio culturale
Si chiama Ereditare. Semiotica del patrimonio culturale il ciclo di seminari a cura di Francesco Mangiapane e Francesco Mazzucchelli che si svolgerà al Museo Pasqualino in presenza e online dall’8 aprile al 16 dicembre.
Il ciclo fa parte del seminario permanente Etnografie del contemporaneo, diretto da Rosario Perricone.
Si fa un gran parlare di patrimonio culturale: memoria storica da difendere e trasmettere alle generazioni future, asset economico da sfruttare, bandiera identitaria all’ombra della quale raccogliersi. Questo seminario tenta un ripensamento della questione a partire dalla prospettiva di uno sguardo semiotico: il patrimonio come eredità, ed eredità come scambio semiotico. Se il patrimonio lascito, bene “futuribile”, da affidare e trasmettere, i suoi significati vengono tradotti, traditi e reinventati con il suo “riconoscimento” e la sua accettazione e valorizzazione. Spostiamo dunque l’attenzione dal “bene culturale” in sé a questo ideale scambio comunicativo e semiotico che si svolge, a distanza di generazioni, all’interno del bene stesso, uno scambio in cui sia chi lascia sia chi riceve l’eredità scopre ed inventa ascendenti e posteri.
Raccogliendo contributi teorici e analisi di semiotici di diverse generazioni, il seminario si interroga sulla relazione di un patrimonio così definito studiandone le relazioni con i processi tramite cui esso si iscrive in un territorio, generandolo e trasformandolo in paesaggio culturale.