“Il mondo politico e quello tecnico scientifico fanno due lavori diversi ma concorrono per lo stesso obiettivo: rendere possibile la realizzazione del collegamento stabile tra le due sponde dello Stretto.
È compito della politica fissare gli obiettivi programmatici legati allo sviluppo socio economico. Ed è compito degli ordini professionali e del mondo accademico lavorare a supporto degli obiettivi programmatici, qualche volta osando anche fra i punti più arditi. Bisogna scrollarsi la cultura del fatalismo e della rassegnazione, liberandosi dai vincoli di un ambientalismo ipocrita e fondamentalista, se si vuole rendere competitive il Mezzogiorno d’Italia di fronte ad un Mar Mediterraneo che sta cambiando.
Certo abbiamo bisogno di infrastrutture sostenibili sotto ogni aspetto, ma non possiamo restare prigionieri delle gabbie ideologiche e dei pregiudizi. La Sicilia e il Sud Italia diventano competitivi con infrastrutture capaci di facilitare e accelerare la movimentazione delle merci e delle persone. Dopotutto, non si tratta di unire la Sicilia alla Calabria, ma la Sicilia all’Europa”.
Ne ha parlato oggi il Ministro della Protezione Civile e politiche del mare, Nello Musumeci, al convegno che si è tenuto all’Università di Messina sugli ‘Aspetti geologici e sismici nell’area dello Stretto’.
Foto dal profilo Facebook del Ministro Musumeci