Il Comune di Petrosino e lo Sportello antiracket ed antiusura di Trapani incontrano gli esercenti colpiti dagli atti intimidatori del 26 gennaio

Il sindaco Anastasi: «L’amministrazione sempre al fianco della comunità per garantire la legalità»

L’avvocato D’Antoni: «Da Petrosino incoraggianti segnali di civiltà. Lo sportello strumento di supporto giuridico, economico e psicologico»

Si è svolto ieri sera, presso la sede del Municipio, un incontro promosso dall’amministrazione comunale e dallo Sportello antiracket ed antiusura di Trapani con una significativa rappresentanza di esercenti che lo scorso 26 gennaio hanno trovato davanti alla propria attività commerciale bottiglie incendiare. Un’occasione per presentare lo sportello e il tipo di supporto che può fornire attraverso le sue attività, anche alla luce dei fatti accaduti, sui quali indagano gli inquirenti, che fanno pensare al tipico metodo intimidatorio utilizzato per il racket delle estorsioni mafiose.

«Al di là dell’esito delle indagini, davanti all’incresciosa vicenda delle bottiglie incendiarie,  Petrosino ha dato un’importante risposta di responsabilità e di civismo, che ha un valore aggiunto se la si contestualizza nel delicato momento storico che stiamo vivendo – dichiara il sindaco Giacomo Anastasi – È fondamentale coltivare la cultura della legalità, contro quella della sopraffazione e della violenza, senza tentennamenti e indugi, come fatto dagli operatori economici che, colpiti da quel vergognoso atto intimidatorio, hanno prontamente denunciato l’accaduto. L’amministrazione comunale è e sarà sempre al fianco della comunità per garantire la legalità e la serenità di tutti. In queste circostanze una delle cose più importanti è non isolarsi ma essere in prima linea nel dare delle rispose ferme e coese, anche avvalendosi di un supporto come quello fornito dallo Sportello antiracket ed antiusura».

«Da un territorio che troppo spesso viene descritto come omertoso e poco collaborativo, arrivano incoraggianti segnali di civiltà – spiega l’avvocato Valerio D’Antoni, consulente legale dello sportello – Grazie anche alla collaborazione del sindaco, Giacomo Anastasi, tutti gli esercenti sono entrati in contatto con lo Sportello di solidarietà alle vittime di racket e usura, che opera a servizio dell’Associazione Antiracket ed Antiusura di Trapani, finanziato dal Ministero degli Interni nell’ambito del PON sicurezza 2014/2020. Lo sportello offre supporto gratuito di carattere giuridico, economico e psicologico a tutti i commercianti coinvolti e attiva tutti gli strumenti di tutela che la legge prevede in casi di questo tipo, affinché ciascun operatore economico non rimanga isolato o pregiudicato in qualche modo. L’esperienza nel campo della lotta alle estorsioni mafiose ci ha insegnato che una denuncia collettiva come quella che registriamo a Petrosino, e il corretto e tempestivo supporto delle istituzioni e delle associazioni antiracket, costruiscono un potente argine contro il controllo mafioso del territorio, senza inutili protagonismi o sovraesposizioni».

L’augurio del sindaco Anastasi e dell’avvocato D’Antoni, come ribadito anche nell’incontro di ieri, è che lo stesso segnale di civiltà, di fiducia e coraggio mostrato dagli esercenti di Petrosino, arrivi anche da altri commercianti e imprenditori della provincia trapanese.

Per informazioni sullo Sportello antiracket ed antiusura di Trapani è possibile contattare il numero +39 370.1543414 o scrivere all’indirizzo e-mail: info@trapaniantiracket.it