I pupi del Museo Pasqualino: ogni giorno uno spettacolo

I pupi del Museo Pasqualino: ogni giorno uno spettacolo

Morgana OFF sbarca a Marineo, Ciminna e al parco archeologico di Solunto; tornano i seminari di Ereditare
sulla via degli antichi asceti giapponesi. Nuovi appuntamenti con Teatro Bastardo e Vie dei tesori

Imperdibile e rigorosamente quotidiano l’appuntamento con l’esibizione dal vivo dei pupi del Museo Pasqualino, grazie al quale attraverso la pratica e la fruizione continua si garantisce la sopravvivenza di quest’arte antica. Ogni lunedì alle 11, e da martedì a sabato alle 17la sala teatrale del Museo ospiterà colpi di scena, prodigi, incantamenti e duelli, ma anche personaggi come Carlo Magno, Orlando e Rinaldo, Angelica, il mago Malagigi.
Un universo di racconti e personaggi, scaturiti dalla penna di Giusto Lo Dico con la sua Storia dei paladini di Francia, accoglieranno il pubblico di tutte le età con un’unica indicazione: vietato non sognare.

Biglietto: 10 euro (intero) – 8 euro (ridotto)

Prenotazione obbligatoria al numero 091.32 80 60

Piega su piega: il cartone in mostra di Jean-Pierre Gaudin

Ritmi, colori, materiali poveri, volumi che scandiscono lo spazio sono, di volta in volta, gli elementi privilegiati nel lavoro di Jean-Pierre Gaudin. E protagonista della sua mostra Pli sur pli (piega su piega) è il materiale povero per eccellenza: il cartone.

La mostra, a cura di Marina Giaveri, èpromossa dal Museo Pasqualino in

collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Palermo e con l’Institut français di Palermo ed il patrocinio del Ministero della Cultura, dell’assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana e dell’assessorato Turismo e Spettacolo.

In Gaudin, la scelta del cartone diventa materia da investigare, esaltare, distorcere, attraverso cui cogliere un rapporto complesso fra l’attività di ricerca sui temi di storia urbana – in particolare sulla pianificazione urbanistica – e lo sbocco creativo rappresentato dalla produzione di queste opere.

Ed è appunto un viaggio attraverso increspature, spessori, nervature che l’autore declina la materia in “millefoglie” visivicartoni usatiritmi danzati su cartascatole d’imballo (richiamando le silhouette dei pupi), collage di carte multiple.

La mostra è visitabile fino a domenica16 ottobre.

Morgana OFF, weekend al Ciminna, Marineo e Solunto

Un festival storico, sempre più amato, che, attraverso gli spettacoli in presenza e in streaming nel periodo più duro della pandemia, ha saputo coniugare tradizione e innovazione conquistando estimatori da ogni parte del mondo.

Quest’anno, il Festival di Morgana sarà preceduto dalla sezione OFF, per abbracciare le periferie, spesso escluse dai grandi eventi culturali, e i paesi limitrofi a Palermo. Un fitto calendario, quello di Morgana OFF, che si svolge da domenica 18 settembre a domenica 30 ottobre con spettacoli in circuito che raggiungeranno le periferie e aree metropolitane, ma anche i paesi limitrofi.

Sono in tutto dieci gli spettacoli di opera dei pupi, a ingresso gratuito, messi in scena da sei compagnie: coinvolgeranno due quartieri periferici urbani (Zen e Brancaccio), sette comuni della costa e dell’entroterra del Palermitano (Bolognetta, Castelbuono, Cefalù, Ciminna, Marineo, Partinico, Terrasini) e l’area archeologica di Solunto.

Gli spettacoli sono tutti preceduti da un’attività formativa, anch’essa gratuita: Incontro con il puparo.

Venerdì 14 ottobre
Compagnia Brigliadoro

ore 11 – incontro con il puparo

ore 12 – spettacolo Duello di Orlando e Rinaldo per amore della bella Angelica

Auditorium I.I.S. “G. D’Alessandro”, via Carlo Alberto Dalla Chiesa, Ciminna

Ingresso gratuito

Mentre Carlo Magno sta informando i Paladini che Orlando si è sottratto ai suoi doveri per cercare la principessa Angelica, un messaggero riferisce che l’esercito di Rodomonte, re di Algeri, ha messo sotto assedio la città di Parigi. Carlo Magno allora organizza le azioni di difesa affidando il comando dell’esercito al principe Rinaldo. Cristiani e saraceni si scontrano in battaglia: Rodomonte viene messo in fuga da Rinaldo che lo insegue per ucciderlo.

Nel frattempo, Orlando, in cerca di Angelica, affronta numerose peripezie e riesce a salvarla dalle grinfie di un gigante. I due, rimasti soli, si scambiano parole d’amore ma l’arrivo di Rinaldo rompe l’idillio: innamorato anch’egli della principessa, tenta di abbracciarla ma la strada gli viene sbarrata dal cugino. Dopo tre giorni di combattimento, il mago Malagigi, informato della disputa che mette a repentaglio la vita dei suoi prodi cugini, escogita un piano per porre fine al duello e ricondurre Orlando e Rinaldo al proprio dovere…

Compagnia Brigliadoro. È stata fondata nel 2015 da Salvatore Bumbello, costruttore di pupi e oprante palermitano. Apprende l’arte dal padre Luciano (1948), che, rimasto orfano in tenera età, diventa presto allievo del puparo Francesco Sclafani, da cui impara a costruire i pupi e a manovrarli. Quando nel 1990 Francesco Sclafani si ritira, Luciano prosegue nell’attività di costruttore. Nel frattempo, Salvatore, figlio di Luciano, inizia ad apprendere il mestiere e a dieci anni realizza, modellandone e sbalzandone l’armatura, il suo primo pupo, alto 35 centimetri. Nel 1995, alla morte del padre, ne eredita il mestiere, con attrezzi e modelli, e la bottega, ancora in attività, nello storico quartiere del Capo a Palermo. Nel corso degli anni affianca all’attività di artigiano quella di oprante, formandosi al fianco di noti opranti palermitani. Nel 2010, dopo la chiusura del Teatro Ippogrifo, nel quale lavorava con Nino Cuticchio, Bumbello inizia a collaborare con Mimmo Cuticchio e con il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino.

Venerdì  14 ottobre
Compagnia Famiglia Argento

ore 11 – incontro con il puparo

ore 12 – spettacolo Rinaldino

Scuola secondaria di primo grado Luigi Pirandello – Via Makella, Marineo

Ingresso gratuito

Rinaldo viene a sapere che la madre è stata vittima di un atto infame da parte di Ginamo di Baiona. Un giorno, durante il Consiglio riunitosi alla corte di Carlo Magno, Ginamo di Baiona confessa che Rinaldo e i suoi fratelli non sono figli di Amone bensì suoi. Malagigi, appreso dell’infamia grazie alle sue arti magiche, si adopera per informare Rinaldo e i fratelli. Fa sì che una donna si trovi sul loro cammino e sveli loro il segreto, affinché vendichino l’onore del padre e della madre sfidando Ginamo in un duello all’ultimo sangue.

Compagnia Famiglia Argento. La compagnia annovera maestri pupari dal 1893 e custodisce un bagaglio di storie e tecniche, un’eredità tramandata da generazioni, che adesso è nelle mani di Vincenzo Argento e dei suoi figli Anna, Nicolò, Dario, della moglie Teresa e del nipote Christian che, ogni giorno, con dedizione e una cura dei dettagli, portano in scena con i pupi siciliani avventure spettacolari. Vincenzo Argento (1938) è figlio e nipote di puparo. Il nonno, don Cecè (1873), oprante e scultore di teste, è stato allievo dei Pernice e di Costantino Accardi e, in attività dal 1893, ebbe il suo teatro in diverse borgate e paesi delle province di Palermo e Agrigento e in diverse vie del quartiere palermitano di Borgo Vecchio. Il figlio di don Cecè, Giuseppe (1912), lo accompagna in vari quartieri e borgate palermitane e della Sicilia occidentale, fin quando nel 1934 si mette in proprio. Vincenzo all’epoca ha poco meno di dieci anni e inizia ad apprendere l’arte del puparo. Suona il pianino a cilindro durante gli spettacoli, fin quando il padre non gli affida il ruolo di secondo manovratore. Nel frattempo Giuseppe eredita il mestiere e il teatro di don Cecè e porta avanti la sua attività fino al 1985. Dopo la scomparsa del padre, Vincenzo Argento riprende le redini della compagnia facendo tesoro del patrimonio trasmessogli. Forti del fascino della tradizione, gli Argento hanno portato negli anni i propri spettacoli in giro per il mondo, dall’America alla Spagna alla Germania.

Domenica 16 ottobre

Compagnia Franco Cuticchio figlio d’arte

ore 17 – incontro con il puparo

ore 18 – spettacolo Rinaldo è cavaliere

Parco archeologico di Solunto – Piazzale antistante all’Antiquarium di Solunto

Ingresso gratuito

Il negromante Malagigi intercetta degli strani segnali. Si reca allora nella grotta dove con le sue arti magiche invoca il diavolo Nacalone. Questi gli rivela che è ormai giunto il momento per Rinaldo, cugino del mago, di diventare un cavaliere. Il negromante decide quindi di aiutare il cugino nelle sue avventure affinché possa dimostrare il proprio valore. Grazie alle armi di finissima tempra ricevute dai diavoli dell’inferno, il giovane conquista così il cavallo Baiardo e la spada Fusberta. Col sostegno dello zio, Rinaldo da inoltre prova di gran valore e forza d’animo in battaglia divenendo così un impavido cavaliere.

Compagnia Franco Cuticchio figlio d’arte. Franco Cuticchio (Termini Imerese, 1964) appartiene ad una storica famiglia di pupari. È attivo sul palcoscenico fin dall’età di cinque anni, quando intraprende il suo lungo apprendistato come vuole la tradizione: dando la voce ad un angioletto. A otto anni ottiene il ruolo di secondo oprante e inizia a seguire assiduamente il padre Girolamo (1933), suo maestro, in tutti i suoi spettacoli. Alla fine del 2019 Franco riapre le porte del teatro di famiglia, acquistato da Girolamo negli anni Ottanta del Novecento e chiuso dopo oltre dieci anni di attività. Oggi collaborano con lui i suoi due figli, Girolamo ed Helenia, e il padre Girolamo in qualità di presidente onorario dell’Associazione. Franco si dedica inoltre alla realizzazione delle strutture e delle macchine sceniche, alla scultura e all’intaglio del legno e alla costruzione delle armature dei pupi. Ogni membro della famiglia si impegna nella recitazione e nella manovra.

Morgana OFF è organizzata dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino con il contributo di Comune di Palermo – Assessorato alle Culture e in collaborazione con Ministero della Cultura, Direzione generale Spettacolo dal VivoRegione Siciliana, Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo, Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.

Torna il ciclo di seminari Ereditare: sulle tracce
degli antichi pellegrini asceti giapponesi

Torna il ciclo di seminari Ereditare – Semiotica del patrimonio culturale. Venerdì 14 ottobre alle 16, il museo delle Marionette ospiterà Tatsuma Padoan (Università di Cork) sull’argomento Il diagramma e la piega. Spazio, memoria e costruzione dei valori in un pellegrinaggio giapponese contemporaneo.

Oramai da diversi anni, l’interesse per la categoria dello heritage, in concomitanza con slittamenti storico-politici ed economici a livello globale, ha contribuito a orientare il dibattito internazionale e le politiche locali verso ciò che è stato definito un vero e proprio memory boom. Al centro di tale proliferazione di discorsi sulla memoria collettiva, troviamo una crescente preoccupazione per il “passato”, visto come eredità intrisa di valore da preservare e commemorare, persino quando ha a che fare con capitoli particolarmente umilianti e dolorosi della storia di un gruppo, o di una nazione. Partendo da queste riflessioni verrà esplorato il percorso di un gruppo di pellegrini asceti del Giappone centrale, nella regione montuosa di Katsuragi, dove dopo un periodo di oblio forzato sino al dopoguerra, si sta cercando di riportare in vita un antico pellegrinaggio, che lungo 120km collega “ventotto logge” (nijūhasshuku) dedicate al Sutra del Loto.

Tatsuma Padoan. Semiologo e antropologo, è lecturer in Religioni dell’Asia Orientale presso il Dipartimento di Studi sulle Religioni della University College Cork, e collabora come Research Fellow presso la SOAS University of London. Si occupa dello studio di fenomeni religiosi contemporanei, in particolare il pellegrinaggio, l’ascetismo, la categoria di rituale e la possessione, e della relazione tra semiotica, etnografia e scienze sociali, in riferimento anche alle politiche dello spazio urbano e alle pratiche di design.

Teatro Bastardo, due spettacoli e una… conversazione

Prosegue la collaborazione con il Festival Teatro Bastardo con un doppio appuntamento teatrale al Museo delle Marionette.

Venerdì 14 ottobrealle 20 e sabato 15 alle 21 in prima nazionale, andrà in scena Sagomedi Nicoletta Epifani.

Ancora al Museo, venerdì 14 alle 21 e sabato 15 ottobre alle 20 sarà la volta di Pulici, di Sara Firrarello.

Un monologo e un assolo tra teatro e coreografia in siciliano di due artiste nate negli anni ’90 che scardinano, ognuna a suo modo, concetti prestabiliti di cosa sia la nuova creatività femminile in Sicilia.

Sabato 15 ottobre alle 17.30, ancora il Museo delle Marionette ospiterà Che cos’è un monologo?, il nuovo filone di incontri del Festival Teatro Bastardo concentrato sulla riflessione sul teatro come strumento per pensare il presente. Una conversazione aperta con spettatori, artisti e pensatori sui concetti di individualità e coralità in scena ma soprattutto nella vita urbana, politica e culturale.

Visite guidate, spettacoli e laboratori per i più piccoli:
al Museo tornano Le vie dei tesori

Dall’1 al 30 ottobre tornano Le vie dei tesori al Museo delle marionette. Un programma che abbraccia 5 weekend tra visite guidate, spettacoli di Opera dei pupi e laboratori per bambini.


Visite guidatePer tutti i weekend di ottobre, sabato e domenica, dalle 10 alle (orario continuato, ultimo ingresso alle 17.20) sarà possibile partecipare a una visita guidata alla collezione (durata di 30 minuti, per gruppi fino a un massimo di 30 persone).

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Spettacoli tradizionaliAncora sabato e domenica alle ore 17 andrà in scena lo spettacolo tradizionale di Opera dei pupi (costo 8 euro, durata di 45 minuti, gruppi fino a un massimo di 80 persone).

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Il laboratorio di domenica 16 ottobre: Il teatro delle ombre

Spazio ai bambini con un ciclo di laboratori creativi che si svolgeranno ogni domenica alle 11 (costo 6 euro a partecipante, durata di 60 minuti per un massimo di 10 bambini). L’età consigliata per la partecipazione è dai 4 anni in su. 

In Asia fiorisce una antica forma di teatro popolare, il teatro delle ombre, di cui due tradizioni sono state riconosciute dall’UNESCO Capolavori del patrimonio orale e immateriale dell’umanità: il Wayang Kulit indonesiano e lo Sbek Thom cambogiano. Realizzate solitamente con pelle animale, le figure policrome del teatro delle ombre vengono manovrate dietro uno schermo da uno o più manovratori. Anticamente i soggetti si ispiravano a fatti storici o alla religiosità buddista ma dopo il Seicento compresero anche storie sentimentali, poliziesche, magiche, cavalleresche, mitologiche, soggetti di romanzi popolari e farse. Poiché gli spettacoli delle ombre erano destinati prevalentemente ad un pubblico femminile, essi esprimono spesso il loro punto di vista sulla oppressione di cui le donne sono vittime o presentano eroine capaci di conquistare ruoli maschili.
Durante il laboratorio i bambini si cimenteranno nella realizzazione di un’ombra in obbedienza al codice iconografico del Wayang kulit indonesiano.

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