Oggi, 25 novembre, si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne e il Comando Provinciale dei Carabinieri di Trapani, coglie l’occasione per sottolineare l’impegno quotidiano che l’Arma pone in essere per contrastare questo odioso fenomeno.
Infatti, il tema della tutela delle vittime di violenza di genere rappresenta un settore di primissimo piano nell’ambito delle politiche di prevenzione e contrasto con particolare attenzione al c.d. piano sommerso della violenza di genere, ovvero il numero oscuro dei maltrattamenti, per lo più consumati in ambito familiare e relazionale, e spesso non denunciati.
L’impegno dell’Arma nella Provincia di Trapani, così come nel resto d’Italia, nel corso degli anni si è sempre più concentrato su un duplice obbiettivo: migliorare l’approccio alla vittima al fine di favorire l’istaurazione di un dialogo basato sulla fiducia, in un ambiente confortevole che rassicuri la persona e la faccia sentire protetta ed al sicuro, promuovendo, nel contempo, una campagna di sensibilizzazione sul tema che parte dalle scuole primarie.
Per raggiungere questo scopo, già a partire dal 2014, l’Arma si è dotata della “Rete Nazionale di Monitoraggio sul Fenomeno della Violenza di Genere” composta da personale appositamente addestrato con il compito di sostenere i reparti sul territorio nello sviluppo delle indagini.
Nel mese di giugno 2018, anche presso la sede del Comando Provinciale di via Orlandini, è stato avviato il progetto denominato “Una stanza tutta per sé”, in collaborazione con l’associazione “Soroptimist International d’Italia”, che consiste nell’allestimento – grazie al contributo dell’associazione- di locali idonei all’ascolto protetto di donne e minori vittime di violenza.
Sul piano delle collaborazioni iter-istituzionali, sia presso la Procura della Repubblica di Trapani che di Marsala, sono stati istituiti gli “Sportelli Antiviolenza” gestiti da associazioni di volontari, in cui sono presenti come referenti per la polizia giudiziaria anche Ispettori dell’Arma dei Carabinieri specializzati nella delicata materia, che si occupano di audizioni protette di minori e vittime di abusi, così come della collocazione delle vittime nelle strutture anti violenza anche ad indirizzo segreto.
Sotto il profilo dell’attività di contrasto, accanto alle molteplici esecuzioni di misure cautelari appositamente istituite per realizzare una “protezione anticipata” della vittima in modo efficace e celere, quali il divieto di avvicinamento alla persona offesa, l’ammonimento del Questore, l’allontanamento dalla casa famigliare o la collocazione in struttura protetta, l’Arma nell’anno in corso ha proceduto per 54 casi di maltrattamenti in famiglia e 37 casi di atti persecutori a fronte dei 45 episodi di maltrattamento e di 35 di atti persecutori registrati nell’anno precedente. Un dato in leggera crescita che si pone in netta controtendenza rispetto alla diminuzione generalizzata della delittuosità, anche per l’azione di sensibilizzazione svolta sul territorio dalle Stazioni Carabinieri che hanno convinto le donne vittima di violenza a rivolgersi alle Istituzioni per un aiuto.
Per la giornata di oggi è previsto, inoltre, l’incontro in videoconferenza che avrà il titolo “Non è Amore”, nell’ambito del progetto “Donna: una strada in salita”, nato dall’idea dell’Assessore alle politiche Sociali, Culturali, Giovanili e alle Pari Opportunità del Comune di Pantelleria, organizzato in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, la Procura della Repubblica di Marsala, lo sportello Antiviolenza, i Servizi Sociali del Comune di Pantelleria, le Associazioni Metamorfosi, Le Onde e Casa di Venere che lavorano a vari livelli con lo sportello antiviolenza.
Il Carabiniere, oggi più che mai, è chiamato a “leggere” la situazione emotiva della vittima che si trova inevitabilmente in uno stato di crisi aiutandola a riconoscere le forme di violenza cui è sottoposta per chiedere aiuto per sé o per gli altri.