«Entro il 3 novembre, come da impegno assunto da Rfi, verrà pubblicata la gara da 144 milioni di euro per il ripristino della tratta ferroviaria Trapani-Alcamo via Milo. Un passo in avanti, atteso da tempo, possibile grazie al costante raccordo che il governo Musumeci mantiene con il gruppo Ferrovie dello Stato, per vigilare sulle opere e gli interventi da mettere in campo». Lo annuncia l’assessore regionale delle Infrastrutture Marco Falcone, a conclusione del vertice programmatico, che si è svolto nella sede dell’assessorato, con il capo della Direzione nazionale Investimenti di Rete ferroviaria italiana Vincenzo Macello. Presente anche il direttore del dipartimento Infrastrutture Fulvio Bellomo. L’incontro ha definito le prossime tappe utili all’avvio di alcuni investimenti in infrastrutture ferroviarie della Sicilia.
A proposito degli investimenti sulle stazioni ferroviarie da realizzare e sulle innovazioni sul piano del servizio, Falcone rende note anche altre scadenze: «A fine novembre verrà aperta al pubblico la nuova stazione di Capaci, nel Palermitano, già completata. Sempre il mese prossimo, avvieremo le progettazioni delle future stazioni di Carini e Aci Castello, nonché l’attesa gara per la metroferrovia di Ragusa, altra infrastruttura attesa da lunghi anni».
A conclusione della riunione, l’assessore ha anche preannunciato la richiesta di un tavolo urgente con il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani: «Purtroppo – afferma Falcone – dopo un’ulteriore anno d’attesa, i due lotti del raddoppio della linea Palermo-Catania per i quali devono partire i lavori, la Catenanuova-Dittaino e la Dittaino-Enna, sono ancora bloccati alla Commissione Via in attesa dei necessari pareri. Chiederemo al ministro di trovare una soluzione e dare avvio a questa e ad altre opere strategiche per la Sicilia, ma arenate nelle lungaggini burocratiche».
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