“L’orrore per l’ennesimo femmicidio testimonia una dilagante violenza che, oramai con cadenza quotidiana, spezza e distrugge le vite di donne, bambine e bambini vittime di maltrattamenti e abusi. Fermare questa escalation di morte e di violenza deve essere l’obiettivo delle Istituzioni che devono agire, anzitutto, sulla prevenzione, su un adeguato ed efficace sistema di protezione nei confronti delle donne che denunciano e sull’ applicazione di pene severe per coloro che commettono i reati, a partire dai maltrattamenti.”
Ad affermarlo sono la segretaria generale della Cgil di Trapani Liria Canzoneri e la responsabile provinciale del Coordinamento donne della Cgil Daniela Milana a seguito dell’ennesimo femminicio, culminato con un suicidio, avvenuto la scorsa notte tra Marsala e Mazara del Vallo.
“Il fenomeno del femminicidio – dicono Canzoneri e Milana – sta assumendo proporzioni incontrollate. Bisogna attivarsi e subito, iniziando, anzitutto, a parlare di salute mentale, di disagio sociale, promuovendo la cultura della non violenza, del rispetto, contro ogni forma di prevaricazione, e della reale parità tra uomini e donne. Di contro, le donne non possono continuare a denunciare le violenze subite, ma poi essere lasciate da sole, ancora più indifese e ancora più esposte al pericolo. Il divieto di avvicinamento si è dimostrato, in troppi casi culminati con il femminicidio, una misura inefficace. Per chi commette violenza occorre una pena certa e severa”.