E’ stato avviato dalla Regione siciliana l’iter per scongiurare ulteriori danni causati dalle esondazioni di quattro corsi d’acqua nel Ragusano e nel Catanese in seguito al ciclone “Mediterraneo” che colpì la Sicilia Sud orientale, dove il presidente Renato Schifani si era recato personalmente nel marzo scorso e aveva subito disposto lo stanziamento di venti milioni per la definitiva messa in sicurezza.
La Struttura commissariale per il contrasto al dissesto idrogeologico, che fa capo al governatore siciliano, ha infatti pubblicato la gara per affidare indagini e progettazione esecutiva dei lavori sul fiume Dirillo, nella zona di Acate. Gli uffici di piazza Ignazio Florio, diretti da Maurizio Croce, hanno messo a disposizione un budget di 321 mila euro, in attesa di impegnare risorse per complessivi tre milioni e mezzo.
«Stiamo lavorando senza sosta – sottolinea il presidente Schifani – per rispettare gli impegni assunti con la popolazione delle zone messe a dura prova sotto l’aspetto economico, dopo che quelle violente tracimazioni hanno distrutto intere produzioni agricole. In attesa dei ristori che abbiamo chiesto allo Stato, abbiamo il dovere di intervenire per contrastare nel modo più efficace possibile le calamità naturali che fin qui hanno spesso trovato impreparato il nostro territorio. Un impegno che porteremo avanti in modo capillare in tutta l’Isola, senza risparmio di mezzi economici ed energie».
L’intervento, disposto con carattere d’urgenza, riguarderà anche i due affluenti del Dirillo: il torrente Biviere e il fiume Ficuzza. Saranno ricostruiti gli argini e si procederà con la rimozione dei detriti e della vegetazione che soffocano gli alvei, in modo da ripristinare le regolari sezioni idrauliche. Verranno realizzate, inoltre, alcune vasche di laminazione per accumulare l’eventuale acqua in eccesso.
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