L’assassinio di un giovane della nostra città ci deve seriamente interrogare. Perché c’è tanta violenza e tanto disprezzo della vita umana? Cosa facciamo per prevenire gesti così efferati e crudeli? Come aiutiamo i genitori dei giovani che stanno rovinandosi l’esistenza nello “sballo notturno”, nelle droghe, nel buttar via energie, tempo e valori?
Le forze sociali, istituzionali, culturali e religiose dobbiamo subito aprire un ‘fronte comune” ed operativo perché non si ripetano più tali fatti insensati e criminali.
Esprimo vicinanza alla famiglia del giovane e
prego perché la sua anima sia tra le braccia misericordiose di Dio.
Don Francesco Fiorino