«Per il periodo aprile-agosto nella diga Trinità di Castelvetrano, in via eccezionale, è stato autorizzato il raggiungimento della quota di invaso a 63,70 metri e così la campagna irrigua per gli agricoltori della Val di Mazara e della Valle del Belìce verrà garantita». È quanto afferma il deputato regionale Nicolò Catania (FdI) che ieri è stato informato della nota inviata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti al dipartimento acque e rifiuti dell’Assessore regionale dell’energia. La nota è arrivata a pochissime settimane dall’audizione in Commissione attività produttive all’Assemblea regionale siciliana degli enti interessati alla questione sulla diga Trinità di Castelvetrano. Lo aveva chiesto al presidente Gaspare Vitrano l’onorevole Catania che segue con attenzione la vicenda. «Gli Uffici regionali, in tempi rapidi e dopo la convocazione del tavolo tecnico, hanno prodotto tutta la documentazione necessaria richiesta dal Ministero – spiega Nicolò Catania – tra questa c’è anche il Documento speditivo relativo alle attività di Protezione civile (nel caso di una eventuale situazione di emergenza) che intende, in questa fase straordinaria, contribuire alla salvaguardia della stagione irrigua per i nostri agricoltori».
L’ok per il raggiungimento della quota di 63,70 metri è, dunque, per un periodo di cinque mesi: «Sono quelli determinanti per garantire la produzione dei tanti vigneti di qualità della Val di Mazara, dice ancora Catania. A smentire qualche affermazione fatta da colleghi deputati sul “silenzio imbarazzante della Regione” su questa vicenda, l’autorizzazione ottenuta ieri è la dimostrazione che l’impegno della politica sa produrre risultati in tempi brevissimi, mettendosi al servizio del territorio e dei comparti produttivi che generano economia. Il mio grazie va all’assessore Luca Sammartino e agli Uffici che, con impegno, hanno preso a cuore la problematica della diga con le sue naturali conseguenze sul comparto agricolo», ha concluso Catania. Per il deputato trapanese «adesso serve lavorare celermente per la sistemazione definitiva della diga ed evitare di arrivare alla solita emergenza, già a partire dal prossimo anno». La gestione dell’acqua della diga a uso irriguo è affidata al Consorzio di bonifica Sicilia occidentale.
(mf)