Proseguono i controlli dei Carabinieri Forestali a contrasto degli illeciti relativi alla gestione dei rifiuti.
I Militari, coordinati dal Reparto Carabinieri P.N. Aspromonte, hanno passato al setaccio vari automezzi impiegati in diversi cantieri dell’isola, uno dei quali conduceva nei pressi di un terreno agricolo utilizzato come deposito di materiali di varia natura, di proprietà di un imprenditore edile.
Le indagini degli uomini dell’Arma consentivano di accertare che il proprietario dell’area aveva trasportato circa 300 quintali di rocce da scavo e parti di tubazioni in fibro-cemento ammassandoli in un sito non autorizzato, in assenza di formulari identificativi rifiuti (FIR) e iscrizioni all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, con conseguente immediata cessazione della qualifica di “sottoprodotto” per le terre da scavo che tornavano ad essere classificate come rifiuti.
Veniva quindi denunciato il titolare dell’impresa edile per la gestione illecita di rifiuti speciali relativa alle rocce da scavo prodotte in fase di cantiere e stoccate in un sito non autorizzato in violazione al “testo unico ambientale”, il quale dovrà anche farsi carico delle relative spese di bonifica del sito.
In ultimo, si contestava “l’omesso conferimento presso un centro di raccolta specializzato” di un autocarro fuori uso, rinvenuto nello stesso piazzale in evidente stato di abbandono, per il quale si elevava la sanzione amministrativa a danno del medesimo proprietario ai densi del D. Lgs. 209/2003.